Intervistato da Repubblica, Fabio Aru ha parlato sia della sfida con Nibali alla Vuelta che del suo futuro lontano dall’Astana
La 72ª edizione della Vuelta di Spagna è ormai all’orizzonte, team e corridori si preparano alla partenza di Nimes, sede designata per l’inizio della terza grande corsa a tappe della stagione. Un evento, quello pronto a partire tra pochi giorni, che nessuno vuole fallire, in particolare Fabio Aru che arriva in Spagna con la voglia di far bene.
Sulle strade spagnole andrà in scena il duello con Vincenzo Nibali, ma il corridore sardo non teme questo confronto: “Nibali è un amico, ma anche un avversario forte, uno di quelli da battere” le parole di Fabio Aru a Repubblica. “Niente più, in corsa, che un avversario, perché in gara non esistono amicizie, al massimo alleanze. Sono pronto a giocarmela anche con lui. Rivincita? Mi scoprirò tappa dopo tappa, non posso fare programmi o previsioni. So che sarà la solita corsa terribile, la più dura delle gare a tappe del 2017, la solita Vuelta con arrivi in salita da subito, sforzi brevi e intensi, pochi tapponi, ma molte tappe con finale al 20%.
Mi sono preparato a casa, a Lugano, ho ricaricato le pile e badato anche a me stesso, pur restando attento all’alimentazione e ai soliti particolari. Uscite costanti, ma senza carichi eccessivi. Uscire dal Tour ti dà comunque una condizione di base. Al Tour mi sono piaciuto, ho risposto bene, ho corso come dovevo. Abbiamo perso nello stesso momento Cataldo e Fuglsang e questo ha cambiato le carte. Ma quando ho vinto la Vuelta, abbiamo corso praticamente dall’inizio in sette, con un grandissimo spirito di squadra. Nelle condizioni in cui eravamo non potevamo fare di più“. Per quanto riguarda il mercato, Fabio Aru svela: “i miei rapporti con l’Astana comunque non erano tesi prima e non lo sono adesso.
Stiamo studiando, io e il mio avvocato-procuratore, una soluzione per il futuro, presto si saprà tutto. Intanto però c’è questa Vuelta e ho a disposizione un’ottima squadra, con un giovane di prospettiva come Lopez, diversi scalatori, un uomo squadra come Luis Leon Sanchez. Ho tutto per fare bene. Il futuro inizierà dopo Madrid, anzi dopo il Lombardia, il mio ultimo traguardo stagionale“.