Ciclismo-doping tecnologico, Andreoli sempre più nell’oblio: lo sponsor della bici di Fabio Aru lo accusa di frode

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Il cicloamatore è accusato di aver utilizzato una bicicletta con un motorino durante una corsa amatoriale è stato accusato di frode da parte di Argon 18, sponsor dell’Astana di Fabio Aru

Alessandro Andreoli è sempre più nell’occhio del ciclone. Il cicloamatore di 53 anni, accusato di aver truccato la sua bicicletta con un motorino durante una corsa amatoriale, non ha usato una Argon 18 originale. La casa canadese, sponsor dell’Astana di Fabio Aru, ha scoperto che il mezzo usato dal cicloamatore è un tarocco. In una email mandata al La Gazzetta dello Sport direttamente dal presidente della Argon 18 ha spiegato: “dopo l’analisi dell’immagine pubblicata sulla Gazzetta dello Sport l’azienda può affermare con sicurezza che il telaio coinvolto non è un Argon 18 originale, anche se gli sono state messe le grafiche per somigliargli. Argon 18 è un’azienda mondiale con una storia orgogliosa. Lavoriamo ogni giorno per produrre prodotti di qualità che vengono venduti in tutto il pianeta. Siamo un’azienda fondata sul fair play e sviluppiamo i nostri prodotti in base a questo principio”.

L’azienda canadese rifiuta di aver costruito telai con motorini e afferma la sua estraneità dalla vicenda e userà azioni legali per salvaguardare la propria reputazione. Per Alessandro Andreoli la situazione si complica giorno dopo giorno.

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