Chris Froome e la vittoria, senza passione ed emozione, della 104ª edizione del Tour de France
Termina oggi la 104ª edizione de Tour de France. Ancora una volta, per la sua quarta in carriera, e la terza consecutiva, sugli Champs Elysèes a sfilare in giallo sarà oggi Chris Froome. Niente da fare per Fabio Aru che deve accontentarsi del quinto posto, dopo alcune tappe con qualche difficoltà di troppo, tra compagni ritirati e bronchite.
Champagne e brindisi dunque oggi per il britannico del team Sky, che non ha mai trionfato al Tour de France come quest’anno: la vittoria in effetti non è da assegnare a Froome, bensì alla sua squadra che ha svolto un lavoro davvero eccellente.
Nulla di eccezionale infatti da parte di Chris Froome, che ha fatto la differenza esclusivamente nelle cronometro, e che, soprattutto, non ha vinto nemmeno una tappa (non accadeva dal 2006) e non è stato autore di grandi imprese. Una vittoria piatta, senza forti emozioni: Aru per esempio, pur essendo arrivato quinto, ha fatto sognare tutti i suoi tifosi con la vittoria a Planches des Belles Filles, mentre di Froome cosa si può dire? Solo che ha vinto grazie alla sua squadra, che ha gestito al meglio tutta la situazione, ostacolando gli avversari. Una vittoria quindi tutta da assegnare ai compagni del britannico che gli hanno permesso di indossare la maglia gialla così a lungo, fino all’ultima tappa, quella di oggi sui Campi Elisi.
E pensare che Landa è stato tanto criticato! Questa vittoria, alla fine, è anche un po’ sua.