Romain Bardet è un ciclista che adora l’Italia e conosce la politica del Bel Paese. Il Tour de France è una vetrina importante e con l’Ag2R proverà a vincere la classifica generale
Romain Bardet dell’Ag2R La Mondiale è impegnato al Tour de France per vincere la classifica generale. Il francese è venuto con grandi ambizioni e la squadra è tutta per lui. Infatti i suoi compagni di squadra stanno lavorando per lui. Bardet è in terza posizione a 51 secondi di svantaggio da Chris Froome ma questo svantaggio può scendere grazie alle prossime tappe di montagna.
La passione per il ciclismo è nata da bambino. Suo padre è stato ciclista dilettante per parecchi anni e questo amore per il mondo delle due ruote ha rapito Romain sin dalla tenera età: anche se non mi ha certo obbligato a pedalare, altrimenti non avrebbe mai funzionato. Ho giocato anche a calcio, numero 10 o interno destro di centrocampo, poi ho scelto la bici. Andavamo in vacanza e con papà pedalavo in luoghi mitici. Il Poggio, per esempio. O lo Jaizkibel (Classica di San Sebastian, ndr). O anche sul Ventoux, non avevo neppure sei anni: un paio di chilometri nel tratto che dallo Chalet Reynard sale fino in cima” – ha dichiarato il ciclista come riportato da La Gazzetta dello Sport-. Fare il ciclista in Francia, con l’attesa che c’è per ritrovare un vincitore di Tour, può essere molto difficile. Io cerco di estraniarmi, di non pensarci. Il Tour è un patrimonio nazionale, ha smesso da tempo di essere una semplice gara e forse è diventato troppo grande. Non è che per il fatto di essere arrivato secondo l’anno scorso, adesso sia obbligato a vincere. Il ciclismo non è matematica, potrei andare più forte del 2016 e fare peggio. Finora tra i grandi giri è l’unico che conosco, ma devo ancora compiere 27 anni e le migliori stagioni le ho davanti. Non vedo l’ora di scoprire la Vuelta, e naturalmente il Giro”.
Il corridore dell’Ag2R La Mondiale adora l’Italia e si interessa molto al mondo della politica: “mi interessano molto l’attualità e la politica, anche quella internazionale. In Italia, per esempio, ho seguito con molta curiosità la grande crescita di un movimento “populista” come quello dei Cinque Stelle” – ha proseguito -. Ho fatto anche una vacanza in Toscana, tra Firenze e Lido di Camaiore, dove sta Petacchi. Ho mangiato la mozzarella e la burrata, ho bevuto il Barolo e il Moscato d’Asti”.