Tour de France – Fabio Aru tra critiche e conferme: “le polemiche? Non devono esistere, ecco perchè!”

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Quinto posto per Fabio Aru: le sensazioni del capitano dell’Astana tra polemiche, delusioni e qualche soddisfazione

Un Tour de France dal sapore dolce e amaro al tempo stesso per Fabio Aru. Il sardo del team Astana è stato tra i protagonisti per gran parte della 104ª edizione della Grande Boucle, ma un mix di fattori lo ha fatto crollare sul finale e non gli ha permesso di salire sul podio: “per come è andata l’ultima settimana non posso essere soddisfatto, pensavo veramente peggio in questi giorni. Quando sei davanti sogni sempre in grande, ma in base ai mezzi che son stati ho sempre lottato davanti con i migliori e quindi ho fatto un grosso passo in avanti rispetto al Tour dell’anno scorso e via”, ha dichiarato il Cavaliere dei Quattro Mori, che si è dovuto accontentare del quinto posto finale, ai microfoni Rai.

LaPresse/Reuters

Sicuramente tutti hanno visto che noi dell’Astana abbiamo perso uomini importanti per delle cadute, abbiamo avuto infortuni anche al Giro d’Italia, tutti sanno la nostra storia, non posso dire che sono rimasto solo perchè i miei compagni hanno dato il massimo, in certe fasi della corsa è difficile essere in tanti, li ringrazio per quello che sono riusciti a fare, le polemiche non devono esistere. I giri a tappe durano 21 giorni puoi avere giornate buone e giornate di crisi, questo è il ciclismo e la realtà del nostro sport“, ha continuato Aru.

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Questa è sicuramente una conferma per me per quanto riguarda il Tour de France, voglio tornare il prima possibile per cercare di fare ancora meglio, quest’anno ho dimostrato di essere presente in momenti difficili di corsa e per qualche problema anche di salute negli ultimi giorni ho fatto fatica, ma se fare fatica significa perdere un minuto posso essere soddisfatto“, ha concluso Aru.

 

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