Tour de France – Fabio Aru e quel retroscena… nasale: “ecco perchè aveva sempre la bocca spalancata”

SportFair

Fabio Aru la vittoria a La Planche de Belles Filles e il retroscena… nasale: il sardo rinato

Una strepitosa vittoria quella di ieri di Fabio Aru nella quinta tappa del Tour de France. Tre anni dopo il successo di Vincenzo Nibali, l’amico ed ex compagno di squadra sardo, proprio studiando il suo collega, ha trionfato sulla salita di La Planche de Belles Filles, nella quinta tappa della 104ª edizione della Grande Boucle.

LaPresse/Reuters

Tenacia, coraggio, voglia di riscatto ma non solo: Fabio Aru ha infatti svelato un curioso retroscena… nasale: “sono rinato, e questo grazie al professor Antonino Cassisi. Prima nel mio naso non passava un filo d’aria, ora respiro. Nino è un grande chirurgo e una grande persona, basta vedere quello che fa con la sua fondazione per i bambini dell’Armenia“, queste le parole del Cavaliere dei Quattro Mori dopo la vittoria del Tricolore poco più di una settimana fa.

LaPresse/Reuters

Aru si è infatti sottoposto mesi fa ad un intervento chirurgico al naso, che il professor Cassisi ha spiegato nei minimi dettagli in un’intervista a La Gazzetta dello Sport: “Fabio soffriva di un’importantissima ipertrofia dei turbinati inferiori. Abbiamo puntato per un intervento molto conservativo e poco invasivo perché toglierli sarebbe stato un errore. Si poteva creare quella che viene definita “sindrome del naso vuoto” con conseguente secchezza cronica della mucosa nasale che frequentemente conduce a infiammazione e dolore“.

LaPresse/Reuters

I turbinati sono strutture ossee ricoperte da mucosa presenti nella fosse nasali. Internamente c’è un corpo cavernoso ipervascolarizzato. La loro funzione è quella di umidificare, filtrare e riscaldare l’aria inspirata con il naso. Con l’ipertrofia si ha l’occlusione nasale. Comporta che la persona è costretta a respirare solo con la bocca. Vi ricordate le immagini di Fabio nei momenti di grandissimo sforzo? Aveva sempre la bocca spalancata, ora è cambiato. Il problema è che respirando con la bocca aperta non hai più il filtro quindi butti nei polmoni anche il pulviscolo presente nell’aria. Questo espone a un maggior rischio di malattie, come per esempio le tracheobronchiti. Ma l’ipertrofia dei turbinati è fastidiosa anche perché quando ti sdrai non respiri più, quindi sei costretto a respirare a bocca aperta con conseguenti disturbi del sonno. Chi soffre di questo problema spesso dorme male: russa, ha gola secca, mal di testa“, ha spiegato il chirurgo che con Aru ha un rapporto che va oltre quello strettamente medico: “con lui e con tanti altri ciclisti: Nibali, Sagan, Basso, Vanotti, Felline, Viviani, Tiralongo, Kreuziger, Pozzato… Sono tutti ragazzi che mi sono vicini in “Cycling for Armenia”, un progetto per aiutare bambini nati con malformazioni cranio-facciali. C’è bisogno“.

Condividi