Tour de France, Cipollini spiega il contatto Sagan-Cavendish e sbotta con gli organizzatori: “comandano loro”

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Mario Cipollini analizza la il contatto Sagan-Cavendish avvenuto nella quarta tappa del Tour de France e sbotta contro gli organizzatori della Grande Boucle

LaPresse/Marco Alpozzi

Mario Cipollini di sprint ne ha vinti molti in carriera. Tantissimi trionfi al Giro d’Italia, al Tour de France e alla Vuelta di Spagna. Il Re Leone conosce le dinamiche delle volate sia di gruppo che con un numero limitato di ciclisti e ha voluto dare una sua impressione sul contatto Sagan-Cavendish avvenuto nella volata della quarta tappa della Grande Boucle: “a me sembra che Sagan segua una linea finché non vede che c’è un’ipotesi di un’ombra che sta arrivando, che poi è Cavendish e che secondo me era l’unico che in quel momento avrebbe potuto contrastare Demare. Sagan se ne accorge e va a chiudere quel varco, l’apertura del gomito è evidente dopo aver deviato minimo di 80 centimetri la propria traiettoria di linea – ha dichiarato Cipollini come riportato da Tuttobici -. Si dice che quando vai ad inserirti in un varco vai un po’ a cercartela come ha fatto Cavendish, e di solito non si fa, ma la freddezza di un campione dovrebbe essere anche quella di capire che il rischio di un risultato di prestigio non vale la vita di un altro atleta. Ecco forse è per questo che il Tour de France ha voluto punire Sagan. E?a Cavendish è andata bene, perché quando si cade vicino alle transenne sull’asfalto, non si sa quello che può accadere. Il Tour de France, secondo me, ha colto l’occasione di dettare leggere dicendo ‘qui comandiamo noi, chiunque tu sia Sagan o chiunque altro’.

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