From Mughini To Bonucci, la lettera (onesta) dell’opinionista a Leo: “quel ‘testa di cazzo’ di Allegri…”

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Giampiero Mughini scrive una lettere a Leonardo Bonucci, il tifoso juventino parla chiaramente all’ex difensore bianconero: ecco cosa gli ha confessato

From Mughini To Bonucci, la lettera ‘onesta’ dell’opinionista a Leo – Tra tutti i tifosi juventini pochi sono stati quelli ad esprimere un parere favorevole nei confronti di Leonardo Bonucci dopo la sua cessione al Milan. Il perno della difesa di 6 scudetti, il calciatore onnipresente davanti a Buffon, il difensore di due finali di Champions League, ha abbandonato il posto che occupava come meglio non avrebbe potuto da 7 anni. Leonardo Bonucci non è più bianconero è questo lascia l’amaro in bocca a tanti e ne disarma altrettanti. Tra questi c’è anche Giampiero Mughini, grande tifoso della Juventus e opinionista parziale di tante trasmissioni a base di pane e calcio.

From Mughini To Bonucci, la lettera ‘onesta’ dell’opinionista a Leo – Mughini scrive per Dagospia una lettera aperta al difensore protagonista del mercato degli ultimi giorni ricordando quell’abbraccio in cui si sono stretti non troppo tempo fa. Giampiero scrive:

Caro “Leo”, ricorderà che l’ultima volta che ci siamo visti _ a Torino _ ci siamo abbracciati mentre io le dicevo che la reputavo una delle grandi risorse della Juve di questi ultimi anni: un giocatore implacabile in difesa, unico nel “lanciare” la palla ai propri compagni che attaccano in lontananza, capacissimo a metterla dentro e di testa e di piede, intelligente rompicoglioni nel dire a destra e a manca ai suoi compagni in campo che cosa devono fare. In tutto questo lei è un giocatore unico al mondo. Fossi stato in Massimiliano Allegri non avrei usato una volta l’espressione “testa di cazzo” nei suoi confronti. Non è affatto un’espressione lancinante (ad esempio nel caso di un parlamentare italiano cui è stata recentemente appioppata, voglio dire che era una battutaccia e non aveva nessuna valenza antisemita), e comunque le parole sono sacre e vanno ogni volta pesate e commisurate. Da ieri, caro “Leo”, lei indossa la maglia di una squadra avversa e che squadra. Niente da obiettare. Siete dei professionisti in un mestiere che non dura molti anni, e ognuno ha il diritto di scegliere il sito professionale che più gli aggrada e più lo avvantaggia economicamente.Peccato, lei sarebbe stato il capitano della Juventus, dopo Gigi. Niente di male, “Leo”. Buon tutto. Una carezza al suo bambino, un bacio a sfiorare il dorso della mano alla sua intelligente moglie, lo stesso abbraccio a lei di alcuni mesi fa e l’augurio che senz’altro l’anno prossimo arriverete secondi nel bellissimo romanzo dello scudetto. Con immutata stima e affetto.
Giampiero Mughini

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