Un ingegnere italiano è stato accusato di cospirazione e di manomissione. Si allarga sempre più il caso Dieselgate
Un ingegnere italiano finisce sotto accusa per il caso Dieselgate. Secondo quanto riferisce il New York Times, le autorità Usa hanno accusato Giovanni Pamio, 60 anni, manager del brand Audi del gruppo Volkswagen, di essere uno dei principali artefici della cospirazione e di aver dato ordini di manomettere i test sulle emissioni dei motori diesel. Pamio è l’ottavo ex dipendente del gruppo coinvolto nello scandalo che è costato alla casa automobilistica tedesca oltre 20 miliardi di dollari di multe e risarcimenti legali. (AdnKronos)