“Confessioni di un ciclista mascherato”, chi è davvero il corridore che ha svelato la sua incredibile storia ad Antoine Vayer?

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Ciclismo, la lettura consigliata: focus su “Confessioni di un ciclista mascherato”. Ma chi è davvero l’autore di queste clamorose rivelazioni?

Confessioni di un ciclista mascherato” è la traduzione in italiano, edita da Piemme, del libro francese “Je suis le cycliste masqué“, il libro pubblicato ad aprile 2016 da Antoine Vayer: racconta la storia di un ciclista anonimo che non ha voluto svelare la propria identità perché ancora in attività, seppur vicino alla fine della carriera. Il libro racconta la vita del ciclista e il rapporto con il doping e altri metodi poco leali per ottenere la vittoria, un mondo difficile e spesso frustrante a cui molti non riescono a reggere. Nel testo, che sta dalla parte dei ciclisti e in cui si cercano di individuare le possibili soluzioni al problema del doping e più in generale del ciclismo, troviamo aneddoti curiosi e interessanti. Ma non aspettatevi la travolgente trama di una carriera intera, i sogni, le delusioni e le aspirazioni che ad esempio il racconto del libro di Danilo Di Luca aveva portato alla luce sconvolgendo tutti gli appassionati. L’anonimato dell’autore pesa molto sul destino di questo libro, tanto che alla fine l’aspetto più divertente è cercare di capire chi è davvero il corridore che ha svelato la sua (comunque incredibile) storia.

Forte, vincitore di tappe al Tour de France, ha partecipato a tutti i grandi giri e si è posizionato tra i primi alle principali classiche monumento, oltre ad aver ha rappresentato il suo Paese alle Olimpiadi. Con ogni probabilità mittel-europeo, francese o svizzero, o magari belga o lussemburghese, è molto legato alla moglie e alla famiglie, di sani principi e di alto livello, la “caccia” alla sua identità prosegue invano da un anno intero. Anche se in gruppo probabilmente è stato già (s)mascherato.

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