Nonostante una congestione lo avesse ridotto uno straccio, Tamberi è voluto comunque scendere in pedana al meeting di Colonia
Una nottata senza chiudere occhio a causa di una congestione lo aveva ridotto, per sua stessa ammissione, uno straccio. Ma Gianmarco Tamberi non ha comunque voluto rinunciare ad andare in pedana al meeting di Colonia dove nel 2015 per la prima volta aveva eguagliato il 2,34 del record italiano assoluto allora detenuto da Marco Fassinotti (stasera in gara a Liegi in Belgio).
Gara iniziata con oltre un’ora di ritardo a causa di un violento acquazzone che ha letteralmente allagato la pedana e fatto precipitare la temperatura. Per mister HalfShave una progressione che ne conferma, malgrado la nottataccia, la condizione in crescendo. Il 25enne marchigiano delle Fiamme Gialle ha, infatti, saltato 2,10, 2,15, 2,20 e 2,24 tutti alla prima. Poi un errore 2,28, misura che l’azzurro risolve al secondo tentativo eguagliando il recente season best realizzato lo scorso 4 luglio in Ungheria. Gimbo si è, quindi, cimentato con l’asticella anche a 2,30 mancando di poco l’obiettivo al primo salto. In classifica Tamberi secondo e vittoria con 2,28 senza errori al portoricano Luis Castro.
“Questa era la mia ultima gara prima dei Mondiali – il commento del recordman azzurro –. Ma stasera volevo fare a tutti i costi 2,30, nonostante la pioggia e la brutta notte che ho passato. Il primo salto a 2,30 era bellissimo, l’ho mancato di un niente. Sento di valerlo e non sopporto l’idea di non essere riuscito a dimostrarlo. Ora si lavora a testa bassa perché c’è Londra all’orizzonte!”.