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MotoGp – Iannone nel baratro, la Suzuki non va e lui è enigmatico: “mi girano i coglioni… In senso positivo”

SportFair

Andrea Iannone stanco e amareggiato per i problemi con la sua Suzuki, il pilota italiano non si scoraggia ma nelle qualifiche di oggi ha rimediato solo il sedicesimo posto

Iannone nel baratro, la Suzuki non va e lui è enigmatico –  L’ottavo appuntamento con la MotoGp si correrà domani con un’ora di anticipo rispetto all’orario consuetudinario sul circuito di Assen (il via alle 13 anziché le 14). Le qualifiche hanno visto nella prima fila qualche sorpresa, con la pole position di un inedito Johann Zarco che sul bagnato ha detto la sua. Subito dietro di lui il secondo miglior tempo è firmato dal campione della Honda Marc Marquez, che ha anticipato Danilo Petrucci e Valentino Rossi che per il Gp d’Olanda partirà dunque dalla seconda fila. Il compagno del Dottore, Maverick Vinales al contrario, dopo le buone prestazioni nelle libere sulla griglia di partenza di domani partirà solo undicesimo.

Iannone nel baratro, la Suzuki non va e lui è enigmatico – Oltre al pilota della Yamaha anche Andrea Iannone è stato sorpreso del suo sedicesimo tempo nelle qualifiche di oggi. Il motociclista italiano ha affermato, come riporta gpone.com, che: “anche su pista bagnata, abbiamo gli stessi problemi accusati con l’asciutto sicchè, c’è poco da fare: si soffre. Io ci metto tutto l’impegno che posso, ma la situazione è questa, ed io ne sono consapevole. Non mi resta che continuare a lavorare, come sto facendo dall’inizio della stagione, sperando di venirne fuori presto”. “Errori a parte, – continua Iannone – lo scorso anno ho fatto un campionato ‘della Madonna’, con risultati incredibili. Io mi sento molto in forma ed allo stesso frustrato, perché non riesco ad esprimere il mio potenziale. Ogni giorno lavoro dando il mio 100%, fornisco le indicazioni agli ingegneri. Devo avere pazienza”.

Iannone nel baratro, la Suzuki non va e lui è enigmatico – No. La gara di domani sarà come ogni Gran Premio, cercherò di portare a casa il miglior risultato con la moto che ho. – ha detto – Spero che arrivino aggiornamenti dalla Suzuki anche prima di Brno ma, onestamente, non lo so. Sto soffrendo ma non mi arrendo. Non sono scoglionato, anzi, ho sempre più voglia di correre e mi girano i coglioni in senso positivo. So di essere un pilota che può lottare coi primi, faccio il mio mestiere che è quello di guidare, non risolvere i problemi. Il mio ruolo è guidare la moto, il resto deve essere fatto dalle persone che stanno intorno a me. Non sono deluso dalla scelta che compiuta e non tornerei mai indietro. Non ho mai ereditato una moto vincente l’anno prima,- ha concluso – ho dovuto sempre impegnarmi per migliorare e continuo a farlo per me e per la Suzuki”.

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