Giacomo Agostini e la stagione 2017 di MotoGp: l’ex campione del mondo analizza piloti e caratteristiche del motomondiale
Detentore di 15 campionati mondiali, Giacomo Agostini, il pilota più titolato nella storia del motomondiale, ha ospitato a casa sua le telecamere di Sky Sport.
L’ex pilota di MotoGp, tra un ricordo e l’altro e una sbirciatina agli infiniti premi, ha commentato la stagione 2017 di MotoGp, partendo dalla caduta di Valentino Rossi a Le Mans, passando per le prestazioni non eccellenti di Iannone e della Ducati, fino alle cadute di Marquez.

“Valentino deve provarci. A Le Mans ha vinto la gara e poi l’ha regalata, era dura, sarebbe stato difficilissimo, ma non si sa mai, ha fatto benissimo. Sia ai miei tempi che oggi, il tuo primo avversario è il tuo compagno di squadra, perchè ha la stessa moto e se tu non riesci a fare c’è sempre il paragone. E’ come oggi che parlano di Iannone, che si chiedono se sarà lui o la moto, non possiamo saperlo, non c’è un altro che va forte con la Suzuki, dobbiamo ascoltare e sentire quello che dice lui. Il feeling quando hai una bella donna arriva subito, quindi con la moto è la stessa cosa, ha trovato un bel soggetto ed è giusto che la tratti da principessa. Ci sono contratti che si fanno e poi si possono annullare perchè se poi tu non hai più voglia di correre con quella marca è anche inutile costringerti a rimanere ma dipende che alternative hai, la moto vincente non la trovi dietro l’angolo“, ha dichiarato Agostini.
L’ex pilota ha commentato anche le recenti polemiche riguardanti le gomme Michelin: “non mi piace che le gomme condizionino il Gp, è troppo determinante, Yamaha e tutte le marche spendono miliardi per avere la moto e il pilota migliore e poi la gomma ti fa perdere, conta troppo la tecnologia, il pilota più andiamo avanti e più conta meno, credo che il grande pubblico voglia il mito. La mia tuta pesava un kg, ora pesano 12kg, avevamo una scodella come casco“, ha aggiunto.

Impossibile non commentare le difficoltà della Ducati: “tutti vorremmo che andasse bene, l’Italia è sempre stata forte, sia con i piloti che con la moto. Se Lorenzo cambia atteggiamento e si innamora della moto, se Dovizioso riesce a migliorare ancora, l’anno scorso la Ducati ha dimostrato di essere veloce e forte, diamogli tempo. Dovi sta facendo un bel lavoro, molto serio che critica poco, un bravo compagno di squadra. Prima o dopo il cambio ci sarà, si sperava in Iannone, mi auguro che sia la moto che non rende“.
Mentre sulla lotta per il titolo Mondiale ha aggiunto: “difficile capire chi sarà campione del mondo, è facile dire sono in tre, tutti lo direbbero. Vinales ha l’età e la voglia, non ha mai vinto il mondiale, la Yamaha è una moto a posto molto veloce, Marquez va sempre oltre il limite, mi piace molto, è aggressivo, è bello per lo spettatore, va sempre bene e mi auguro che vada sempre bene ma la caduta basta poco e ti può fermare per 2 3 mesi. Zarco fantastico, nessuno si aspettava andasse così forte. Per il Mugello è dura fare un pronostico, le gare sono molto combattute, Al Mugello poi ci vogliono ‘los cojones’“.
Infine un pensiero per Nicky Hayden, morto lo scorso 22 maggio a causa di un tremendo incidente in bicicletta: “fatalità, dispiace, un grande ragazzo, un grande pilota, una persona squisita e cordiale con tutti, il destino è così, andare a 300 all’ora per tutta la vita e poi morire in bicicletta veramente fa tristezza“.