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Zdenek Zeman compie 70 anni: Buon Compleanno Mister, maestro di un calcio popolare e genuino

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Buon compleanno Zdenek Zeman: doveroso omaggio a un maestro di un calcio romantico ed entusiasmante

Zdenek Zeman compie oggi 70 anni: nato a Praga il 12 maggio 1947, è l’allenatore più anziano della serie A. Il suo traguardo anagrafico ci serve su un piatto d’argento l’occasione per ripercorrere la carriera di un coach che ha dato un grande contributo all’evoluzione del calcio in Italia. Infatti anche grazie alla sua spinta progressista abbiamo negli anni ribaltato la storica ottica nostrana di intendere il pallone (difesa e catenaccio): proprio com Zeman abbiamo scoperto che è possibile ottenere risultati straordinari con una tattica ultra offensiva (il 4-3-3), basata sulla ricerca del gol anzichè sull’ossessione di non subirne. Una nuova tipologia di gioco che sin da subito è sembrata estremamente spettacolare, quando Foggia diventava “Zemanlandia” e conquistava le simpatie di tutti gli appassionati d’Italia per quel gioco spettacolare e travolgente, entusiasmante al punto da stropicciarsi gli occhi. Eppure era la cosa più semplice: se le regole del calcio prevedono che vince una partita chi fa più gol dell’altro, puntare tutto sulla difesa sembra un “trucchetto” di chi non riesce a segnare e allora utilizza un escamotage per trasformare la propria debolezza in ricchezza. Apprezzabile, per l’amor di Dio. Ma questa strategia ci ha portato (e purtroppo accade ancora oggi) a un calcio spesso brutto, noioso, antipatico.

LaPresse/Enrico Locci

Invece il bel gioco avvicina la gente a questo sport. E la storia di Zeman lo dimostra. Con il Foggia ottenne la storica promozione in serie A e poi tre straordinari campionati nella massima serie con due noni posti e una qualificazione in Coppa UEFA soltanto sfiorata nonostante allenasse una squadra di ragazzini.

Zeman ha iniziato ad allenare nelle categorie minori, in Sicilia, terra a cui è particolarmente legato. Nel 1979 si è diplomato “allenatore professionista” a Coverciano. Dopo una lunga esperienza nelle giovanili del Palermo, ha trovato la panchina del Licata per iniziare così una lunga esperienza in giro per l’Italia, guidando Foggia, Parma, Messina, ancora con il Foggia dei miracoli e Zemanlandia (tra il 1989 e il 1994), poi la Lazio (1994-97), la Roma (1997-99), l’esperienza in Turchia con il Fenerbahce, e poi ancora Napoli, ancora Lazio, Avellino, Lecce, Brescia, ancora Lecce, in Serbia con la Stella Rossa di Belgrado, per la terza volta Foggia, Pescara (con l’entusiasmante promozione in A nel torneo 2012-2013), Roma, Cagliari, Lugano e dal 17 febbraio scorso il ritorno a Pescara che guiderà anche il prossimo anno in serie B. Oggi anche suo figlio Karel è un allenatore che pochi giorni fa ha ottenuto una straordinaria salvezza con la Reggina in Lega Pro.

LaPresse/Alfredo Falcone

In carriera Zeman ha ottenuto tre promozioni (una in serie C1 con il Licata, due in serie A con Foggia e Pescara), un secondo e un terzo posto in serie A con la Lazio, un quarto e un quinto posto in serie A con la Roma, un sesto posto in serie B con la Salernitana e un sesto posto in Lega Pro con il Foggia. Ma non sono solo i numeri a farcelo amare così tanto. Bensì le sue prestazioni, la sua innovazione, la sua filosofia. Un modo di intendere il calcio davvero entusiasmante, sano, genuino, all’insegna dei valori fondamentali su cui si basa ogni nobile sport.

Un allenatore, inoltre, va giudicato non per i risultati assoluti che ottiene, ma per il rapporto tra i risultati che riesce ad ottenere e il livello dei calciatori che ha a disposizione. E Zeman ha saputo raccogliere risultati straordinari con squadre su cui nessuno avrebbe scommesso un centesimo, valorizzando i giovani e lanciando tantissimi grandi campioni che grazie alla sua guida, sono diventati grandi big internazionali. Ecco perchè gli dobbiamo tanto: è un maestro autentico, molto più di un semplice allenatore. Oggi, non a caso, non perde occasione per esternare il suo grande amore per un altro grande gioiello del calcio italiano come Francesco Totti.

Buon compleanno Zdenek, altri 70 anni di vita all’insegna del tuo calcio e della tua passione. Che sia per tutti noi l’occasione per non dimenticare i tuoi straordinari insegnamenti.

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