Rabbiosa, solida, vincente: viaggio nella ‘Grande Bellezza’ Juventus

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La Grande Bellezza della Juventus dopo la conquista della finale di Champions League a Cardiff

LaPresse/Marco Alpozzi

Juventus, la ‘Grande Bellezza’ – Il concetto di bello è sempre soggettivo, provare ad applicarlo nel mondo del calcio diventa poi ancora più complesso. Ma la ‘bellezza’ della Juventus rischia di accecare tutti nel suo splendore mettendo d’accordo tutti: una bellezza rara, diversa forse dal concetto di bellezza convenzionale, ma estremamente efficace. La Juventus è solida, spietata, perfetta, vincente. Che si tratti di Barcellona o Monaco poco importa, la differenza è inesistente o quasi. C’è, ma non si vede. Perché quello bianconero è un carrarmato inarrestabile.

LaPresse/Marco Alpozzi

Juventus, la ‘Grande Bellezza’ – Quella della Juventus è una bellezza che appare quasi semplice (guai a definirla banale), eppure è l’esatto opposto: Higuain e compagni stanno riuscendo nell’impresa più complessa, quella di rendere tutto estremamente facile. Quasi scontato. Disarmante per forza, rabbia agonistica e qualità. Perché la Juventus non è solo fisicità (è anche quello), la Juventus è qualitativa: Pjanic, Dani Alves, Dybala. Spietata con Higuain, rabbiosa con Mandzukic, insuperabile con la BBBC. Bella, bellissima, ci sentiamo di aggiungere senza paura di essere smentiti. E adesso Cardiff, atto finale della ‘Grande bellezza’ bianconera.

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