Internazionali d’Italia – Adriano Panatta e quel leggendario 1976: l’ultimo azzurro sul tetto del mondo

SportFair

A pochi giorni dall’inizio degli Internazionali d’Italia, vogliamo ricordare Adriano Panatta e il suo splendido 1976 che lo portò, a suon di trionfi, sul tetto del mondo

panattaInternazionali d’Italia: Panatta, l’ultimo azzurro sul tetto del mondo – Mancano poche ore di trepidante attesa al sorteggio del main draw degli Internazionali d’Italia 2017, il torneo di tennis che sposterà l’attenzione sportiva del pubblico italiano dal calcio al tennis. Nel corso degli anni, il tennis è riuscito a scucirsi di dosso quell’etichetta snob di sport elitario, avvicinandosi al ‘popolo’. Per quanto riguarda la situazione italiana, grande merito va indubbiamente alla figura di Adriano Panatta.

lapresse
lapresse

Internazionali d’Italia: Panatta, l’ultimo azzurro sul tetto del mondo – Facciamo un salto temporale, indietro di qualche anno. È il 1976, per la prima volta l’Italia si innamora di uno sportivo che non sia un calciatore. Romano de Roma, sguardo furbo su un volto da bravo ragazzo, chioma che fa tendenza con un inconfondibile ciuffo, movenze regali con una racchetta in mano: chiunque in quegli anni, associa la parola tennis ad Adriano Panatta. Il tennista romano è una vera e propria pop star: giovane e bello, elegante dentro e fuori dal campo, fotografato dai reporter, ricercato da giornali e tv, imitato dai bambini, amato dalle fan. Il tutto sfumato in quell’aria a metà fra ‘ragazzo de borgatae depositario di un talento non comune ai semplici sportivi. Per passare da idolo a leggenda però, servono i trionfi e nel 1976, un tris come quello di Panatta il pubblico italiano non li dimenticherà mai.

Panatta (3)Internazionali d’Italia: Panatta, l’ultimo azzurro sul tetto del mondo – Il 30 maggio 1976, il Campo Centrale degli Internazionali d’Italia si unisce in un’unica voce che grida: “alè Adrianooo alè”. Panatta si gioca la finale contro il fuoriclasse argentino Guillermo Vilas davanti al pubblico della sua Roma. Quattro set (2-6 / 7-6 / 6-2 / 7-6), per una battaglia ‘gladiatoria’ dalla quale è l’azzurro ad uscire vincitore. Una vittoria azzurra che mancava da 15 anni, dal trionfo di Pietrangeli nel 1961 contro Rod Laver.

Credits: Instagram @archiviodistato
Credits: Instagram @archiviodistato

Internazionali d’Italia: Panatta, l’ultimo azzurro sul tetto del mondo – Vittoria alla quale ha fatto seguito la doppietta, il 13 giugno, con la conquista del Roland Garros. Nei quarti di finale Panatta, rifila la seconda sconfitta a Borg (la prima nel 1973), l’unico tennista a riuscirci agli Open di Francia, trionfando poi in finale contro Solomon battuto 6-1 / 6-4 / 4-6 / 7 -6. Un match nel quale va sottolineata la capacità di Panatta di battere il giovane avversario con le sue stesse armi, accettando di mettere la sfida sul piano agonistico, rispondendo colpo su colpo agli scambi da fondo campo tanto cari allo statunitense, avendo la lucidità di mettere da parte un servizio poco incisivo e ad un gioco a rete senza risultati, i suoi colpi migliori.

Coppa Davi 1976 PanattaInternazionali d’Italia: Panatta, l’ultimo azzurro sul tetto del mondo – A pochi giorni da Natale, il 19 dicembre 1976, il terzo e ultimo miracolo di un’annatta spettacolare: la conquista della Coppa Davis. L’atmosfera a Santiago del Cile non è delle migliori, la dittatura Pinochet fa discutere tutta l’Europa e qualcuno vorrebbe addirittura disertare la finale in Sud America, per lanciare un segnale forte. I ‘Quattro Moschettieri’ azzurri, Panatta-Barazzutti-Bertolucci-Zugarelli, partono ugualmente. Dopo aver sbaragliato qualsiasi avversario, conquistano la finale superando i padroni di casa del Cile. Panatta insieme a Bertolucci indossa una maglietta rossa in segno di protesta contro il regime Pinochet. Una tripletta simbolica, un trionfo impresso a fuoco nella storia del tennis italiano e mondiale di quello che che, nel 1976, fu l’ultimo italiano a sedersi sul tetto del mondo.

Condividi