#Insiemesipuò… salvaguardare la sicurezza dei ciclisti: ecco l’idea di Alex, un flash mob che unirà 20 piazze italiane

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Alex Pitt, amministratore del Gruppo Passione per il Ciclismo, ha ideato una bellissima iniziativa per sensibilizzare le Istituzioni per la salvaguardia dei ciclisti nelle strade italiane

Alex Pitt è l’amministratore del Gruppo Passione per il Ciclismo ed è molto attento alle dinamiche del mondo a due ruote. Collabora con Walter Pettinati al nuovo progetto di ciclismo femminile 2017 dove testimonial ci sono Arianna Fidanza e Sofia Bertizzolo dell’Astana Women Team, Martina Alzini della Alé Cipollini Galassia e Letizia Paternoster della Vecchia Fontana.  Alex ha contribuito a raccogliere fondi per il centro Italia, dopo il terremoto che ha devastato quelle zone, con tante maglie autografate donate dalle campionesse. Il ricavato è andato ad Arquata del Tronto per la ricostruzione del palazzetto dello sport distrutto dal sisma. Alex è promotore di un’iniziativa per sensibilizzare le Istituzioni ad accelerare le operazioni sul decreto salvaciclisti diventato oramai fondamentale. Il progetto di Alex consiste nella realizzazione di un flash mob che sarà organizzato in 20 città italiane per sostenere il decreto legislativo.

Come è nata l’idea del flash mob?
“L’idea del flash mob in 20 città, piazze e regioni italiane è nata da un mese circa, dopo la morte improvvisa del ciclista Michele Scarponi a Filottrano mentre si alleava in bicicletta per preparare il Giro d’Italia da capitano dell’Astana. Da quel giorno ho cominciato a parlare con tutti della mia idea, ma nessuno mi ascoltava o prendeva seriamente il mio concetto. Dopo gli ultimi incidenti mortali spero che mi ascoltino e partecipino alla manifestazione chiamata INSIEME SI PUÒ”.

Come le istituzioni possono aiutare i ciclisti nelle strade?
“Le istituzioni come ACCPI stanno facendo tanto, ma purtroppo gli incidenti non diminuiscono. Ormai siamo tutti con la paura di prendere la bici e pensiamo: ma saremo noi i prossimi a essere investiti? Non esiste più il rispetto per noi ciclisti da parte degli automobilisti. Le istituzioni devono fare presto per approvare il decreto salvaciclisti. Ieri, 2 amici di una mia amica, moglie e marito, sono stati investiti in Campania e lui è grave. È ora di ribellarci e di scendere in piazza. Vogliamo pedalare sicuri nelle strade”.
Cosa ne pensi del decreto salvaciclisti?
“Per quanto riguarda il decreto salvaciclisti penso che sia un’ottima cosa e l’ACCPI si sta impegnando tanto per farlo approvare in tempi brevi e veloci. Spero che sia decretato entro il 2017, ma per me è da approvare subito con un decreto d’urgenza perché un morto ogni 35 ore e migliaia di feriti all’anno sono troppi. Penso che se aspettiamo ancora, ci potrebbero essere altre vittime e feriti”.
Dopo Scarponi altri sportivi sono stati investiti da auto “pirata”. Le pene attuali sono leggere o si possono inasprire?
“Si .. Nell’ultima settimana abbiamo assistito a gravi incidenti che hanno colpito 2 campioni: il primo è il centauro del motociclismo Nicky Hayden, che ha lottato tra la vita e la morte per alcuni giorni, fino a lunedì, dopo esser stato investito in bici; il secondo è della campionessa tedesca di triathlon Julia Villehner morta anche lei qualche giorno fa. Le vite dei loro cari sono state distrutte per sempre da un automobilista e da un camionista. Chiedo multe più salate e controlli più mirati dalle forze dell’ordine. Per esempio in Europa fanno controlli pure via aerea sulle strade con elicotteri”.
Cosa secondo te bisogna fare per aiutare i ciclisti nelle strade?
Per aiutare i ciclisti sulle strade per me bisogna avere rispetto per noi ciclisti e mantenere la distanza di sicurezza di 1,5 metri tra un ciclo-amatore e un automobilista. Chi sta al volante deve rispettare le precedenze, i limiti di velocità. Questo vale anche per noi ciclisti e per me per bisogna rispettare il codice della strada così da diminuire gli incidenti stradali e per avere meno morti e feriti tra noi ciclisti.
Perchè la scelta di fare questa manifestazione?
“Ho scelto di fare una manifestazione Nazionale ‘INSIEME SI PUÒ’ non in una sola piazza ma in 20 piazze, città e regioni italiane, dal Nord al Sud per venire incontro a tutti. Non potevano, per esempio, venire a Roma da Aosta e fare un viaggio cosi lungo e sostenere spese costose, così i valdostani saranno ad Aosta in piazza. Voglio dare un segnale forte per unire l’Italia. In questo flash mob ci saranno in contemporanea sia i ciclisti che gli appassionati della bicicletta che si metteranno a terra per 5 minuti in 20 piazze italiane. Vorrei che si realizzasse un video così si potrebbe fare uno spot unico per farci sentire dalle istituzioni italiane e far capire che siamo indifesi in strada. Vogliamo che finiscano presto queste stragi assurde sulle strade. Vogliamo più rispetto, più piste ciclabili, più manutenzione e più cartelli 1,5 m per la distanza di sicurezza. #insiemesipuòBASTA PAROLE. PASSIAMO AI FATTI”.
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