Il Giro d’Italia parla ancora straniero: nel vento dell’Etna grande impresa di Jan Polanc, maglia Rosa a Bob Jungels. Ecco la nuova classifica generale [GALLERY]

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Giro d’Italia, sull’Etna domina il forte vento e tra i big non succede nulla. Ecco la nuova classifica generale

Il Giro d’Italia continua a parlare straniero: 4ª tappa con il primo arrivo in salita sull’Etna, 4° vincitore che arriva dall’estero e 4ª maglia Rosa forestiera. La casacca del leader cambia ancora una volta, ma rimane in casa Quick Step passando dalle spalle del velocista Gaviria al campione nazionale lussemburghese Bob Jungels, che potrebbe davvero diventare la grande rivelazione del Giro. Il vincitore di tappa, invece, è stato il giovane sloveno Jan Polanc, 25 anni appena compiuti (li ha festeggiati sabato a Tortolì in Sardegna) dell’UAE Abu Dhabi, in grado di tagliare il traguardo urlando e con le braccia al cielo dopo 179km di fuga. Una vera e propria impresa per il corridore sloveno, mentre dietro tra i big non è successo nulla. Ci ha provato Nibali a 3 chilometri dal traguardo, lo Squalo è stato tra i più brillanti insieme alla sua squadra. Visconti al Processo alla Tappa subito dopo l’arrivo ha assicurato: “io e Vincenzo, la strana coppia, vi faremo divertire“. Ma torniamo alla gara sull’Etna. Ad un chilometro dal Rifugio Sapienza è scattato Ilnur Zakarin che è arrivato secondo con 10 secondi di vantaggio sul gruppo dei migliori, tutti insieme. Il corridore russo del Team Katusha-Alpecin, sfortunatissimo lo scorso anno per una terribile caduta sulle Dolomiti mentre lottava per il podio, ha recuperato 10 secondi più i sei di abbuono, tornando così vicinissimo ai big in classifica generale, dopo che nelle tappe sarde aveva perso proprio una ventina di secondi. La volata del gruppo dei big è stata regolata dal britannico Geraint Thomas, che si è assicurato 4 secondi di abbuono e adesso è secondo in classifica generale con appena 6 secondi di ritardo da Jungels e con 4 secondi di vantaggio su tutti gli altri big. Sempre nascosto, invece, Nairo Quintana che non ha neanche accennato uno scatto.

Quella dell’Etna è stata una salita pesantemente condizionata dal vento, con addirittura i big che si disponevano a ventaglio grazie alla strada larga, ampia e all’assenza di vegetazione. Molto difficile fare selezione in queste condizioni.

Il Giro d’Italia si prospetta come una corsa estremamente equilibrata, tutti i big in classifica sono ancora appaiati, si tratta di 14-15 corridori in grado, potenzialmente, di giocarsi quantomeno il podio finale, e l’appuntamento per i primi scossoni è rimandato a Domenica quando ci sarà il secondo arrivo in salita sull’Appennino centrale nella 9ª tappa sul Blockhaus, decisamente più difficile rispetto all’Etna di oggi.

Attenzione, intanto, ai possibili “tranelli” presentati dal percorso anche nei finali delle prossime tappe, domani nella città dello Squalo dello Stretto, a Messina con un velocissimo (e pericoloso) circuito cittadino finale, e poi soprattutto dopodomani in Calabria, a Terme Luigiane, dove ci saranno tre muri durissimi negli ultimi 10km e una rampa al 10% proprio nell’ultimo chilometro.

Intanto tra i big abbiamo tre soli italiani ancora in classifica: Nibali, Formolo e Pozzovivo per un Giro d’Italia che parla sempre più straniero.

Ecco la nuova classifica generale:

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