Martinelli, ds dell’Astana, verso la salita dell’Etna: Nibali vs Quintana, ma tra i due litiganti potrebbe spuntare un terzo corridore
Il Giro d’Italia 100 entra finalmente nel vivo. Oggi la quarta tappa dell’edizione del Centenario porterà i corridori da Cefalù all’Etna per la prima vera sfida tra big. Nibali vs Quintana.
Una salita così importante dopo così poche tappe “è sicuramente atipico, ma non dovrebbe trovare impreparati i corridori. Chi viene al Giro sa di doversi aspettare difficoltà sin dal via e non può restare attardato già al quarto giorno. Certo che l’Etna sarà un test interessante per capire se c’è qualcuno un po’ meno rodato ed altri più avanti di condizione. Questi ultimi hanno un’occasione per guadagnare qualcosa“, questo il commento di Martinelli al Corriere dello Sport. “Vedo più un controllo spietato tra i favoriti e magari la possibilità per le seconde linee di trovare un po’ di visibilità. Per quanto interessante, non credo che il tipo di salita possa provocare distacchi significati. E in ogni caso bisognerebbe attaccare lontano dal traguardo e non aspettare fino a 3km dalla fine. Nel 2011 qui vinse Contador e diede circa un minuto a tutti, ma iniziando la fuga a 7km dalla vetta“, ha aggiunto il ds Astana.
Si prospetta quindi una prima lotta tra Nibali e Quintana, i favoriti della corsa rosa, che tanto stanno facendo parlare di se, per la loro rivalità: “Vincenzo sulle sue strade sa di avere un mare di tifosi che lo sosterranno ma nel ciclismo contano più le gambe degli incitamenti. Però ci terrà a vincere e a fare bella figura e ci proverà. Ma prevedo che lui e Quintana si controlleranno. Al massimo potrà esserci qualche schermaglia, non ancora decisiva. Due possibili protagonisti? Pinot e Thomas. Li vedo agguerriti, hanno le caratteristiche per questo finale“, ha aggiunto Martinelli che però tra i due litiganti, inserisce un terzo corridore, sul quale tenere gli occhi puntati: “Quintana è più forte in salita e, viste le montagne, il Giro pende un po’ più dalla sua parte. Ma Nibali ha dimostrato una intraprendenza e una voglia di vincere che diventa la sua arma in più. Dico però l’uomo che secondo me può sorprendere, almeno nelle prime due settimane: Bob Jungels, il lussemburghese della Quick Step. Per me ha le stimmate del campione, è giovane, rappresenta la novità. L’anno scorso al suo primo Giro è arrivato sesto. Non mi stupirei di trovarlo in maglia rosa almeno fino alla tappa di Foligno“.