Giacomo Nizzolo, corridore della Trek Segafredo, spiega le motivazioni del ritiro dal Giro d’Italia, edizione numero cento
Giacomo Nizzolo oggi si è ritirato dal Giro d’Italia. Il ciclista della Trek Segafredo non è riuscito a smaltire l’allergia che lo sta colpendo da giorni e purtroppo ha alzato bandiera bianca. Il velocista campione italiano in carica era venuto al Giro d’Italia, dopo aver superato una brutta tendinite, per cercare di conquistare la maglia ciclamino. Un brutto ritiro che lascia l’amaro in bocca ai suoi fans e agli appassionati di ciclismo.
“Devo lasciare il Giro a malincuore però abbiamo capito che era il momento di andare a casa per recuperare. Ho avuto problemi respiratori e non riuscivo a recuperare. Se ci fosse stata la possibilità sarei rimasto. Ho dato il massimo in questi 10 giorni con buone volate. Soffro di allergia da quando sono nato e quest’anno mi ha aggredito in maniera più decisa – ha dichiarato Nizzolo ai microfoni di RaiSport -. Ringrazio tutti perchè per me questo Giro d’Italia è stata un’esperienza di sofferenza ma anche di grande gioia da parte dei tifosi. Ho fatto il possibile per rimanere al Giro e mi porto l’affetto della gente nel cuore. Sono certo che arriverà la vittoria per l’Italia. Abbiamo tanti corridori validi e sicuramente abbiamo ciclisti che hanno una voglia matta di far bene, credo che la prossima settimana ci potranno essere tante occasioni di vittoria da parte di un corridore italiano”.