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Giro d’Italia, Nibali pronto a tornare subito in sella: svelato il suo prossimo appuntamento

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Vincenzo Nibali potrebbe correre al Tour de France. Ieri Alex Carrera ha certificato che il ciclista della Bahrain Merida sarà alla Vuelta di Spagna

Vincenzo Nibali si è battuto come un leone per cercare di vincere il Giro d’Italia, edizione del centenario. Ma le cronometro sono state determinanti e Dumoulin è riuscito a vincere nel suo terreno ideale. Una corsa italiana però stupenda quella che ha realizzato il ciclista della Bahrain Merida che per 9 secondi non è giunto in seconda posizione.

LaPresse/ Massimo Paolone

Vincenzo Nibali ha un carattere forte, da vero guerriero e lo si è visto in tutto questo Giro d’Italia. “Io ho corso per cercare di vincere. Per fare il colpo grosso. Io mi aspetto sempre il massimo, sempre qualcosa in più da me stesso – ha dichiarato il ciclista della Bahrain Merida come riportato da La Gazzetta dello Sport -. Avevo detto in Sardegna che puntavo al podio, chiaro che l’ambizione era salire sul gradino più alto. Dumoulin però è stato forte, ha meritato. Chiudere nei primi tre è un risultato bello, importante”. 

Questo Giro d’Italia è stato molto difficile. Mai così equilibrato negli ultimi anni con ciclisti racchiusi in un pochissimi secondi. Le montagne non hanno fatto la differenza, ma sono state le cronometro. Dumoulin ha realizzato un’impresa da sogno. Nibali analizza la sua prestazione: “duro, difficile, equilibrato. In questa stagione sono partito un po’ lento ma con la nuova squadra abbiamo ricominciato da zero e non era semplice – ha proseguito -. Ho avuto un livello molto buono. Ho pagato nelle tappe con salite secche: Blockhaus e Oropa. Non erano frazioni adattissime a me, dovrò cercare di lavorarci“.

 

LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Il ciclista della Bahrain Merida è stato l’unico italiano a vincere una tappa. Il Giro d’Italia è terra di conquista straniera, ma sul Mortirolo e sullo Stelvio no. Queste montagne sono di Vincenzo Nibali e dell’Italia. Lo Squalo dello Stretto racconta il trionfo proprio in queste salite e cosa poteva fare ad Asiago:la vittoria nella tappa con Mortirolo e doppio Stelvio, perché sono salite storiche – ha continuato-. Avrei potuto fare di più ad Asiago. Ho avuto però Zakarin davanti che ha sbagliato la traiettoria nelle curve e mi ha fatto perdere qualche posizione. Ha vinto Pinot, che è stato bravissimo ed era il più quotato, ma magari mi poteva riuscire qualcosa di meglio”. 

E il Tour de France? La risposta di Nibali è molto enigmatica: “per ora mi riposo”, ha concluso. Ma le ipotesi di una sua possibile presenza al Tour de France stanno salendo. Intanto Alex Carrera ha confermato la partecipazione dello Squalo alla Vuelta di Spagna.

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