Vincenzo Nibali ha disputato una perfetta cronometro. Il messinese ha raccontato cosa la sua strategia durante la decima tappa del Giro d’Italia
Ieri la cronometro individuale è stata uno spettacolo. Tutti i corridori del Giro d’Italia numero 100 hanno regalato spettacolo durante la decima tappa del Giro d’Italia, edizione numero 100. La nuova maglia rosa è Tom Dumoulin che ieri ha registrato il miglior tempo scalzando Nairo Quinanata dalla prima posizione e Vincenzo Nibali ha accorciato le distanze dal colombiano. Ottimo anche Geraint Thomas che ha concluso una buona cronometro.
Il corridore della Bahrain Merida è soddisfatto della prestazione realizzata ieri alla cronometro: “ottima prestazione. Il lavoro fatto con la Merida per posizione e materiali è servito. Sono andato in crescendo, sapevo che bisognava gestirsi bene. Da Bastardo avevo il vento in faccia, ho spinto al massimo – ha dichiarato il messinese come riportato da La Gazzetta dello Sport -. E dire che sul mio computerino avevo solo la velocità come parametro perchè faceva interferenza la moto Rai che era nei paraggi. Non avevo neppure la potenza, la frequenza della pedalata me la dava Slongo in ammiraglia. Sapevo che era alta, che dovevo continuare così. Alla fine, quando uno sta bene, serve e non serve. Ascoltavo sempre la sensazione che era molto buona”.
Ieri a trionfare è stato Tom Dumoulin della Sunweb. L’olandese era carico a molla e durante tutta la cronometro è andato come una scheggia. Nibali aveva predetto questa prestazione della Farfalla di Maastricht: “era una prova adattissima a lui. Una crono dove ci voleva tanta forza, che esaltava le sue doti – ha proseguito -. Nella parte finale serviva uno sforzo enorme per arrivare al traguardo con una cadenza continua. Adesso ha un bel vantaggio, lotterà per la maglia rosa davvero fino alla fine”.
Ieri il pubblico è stato dalla sua parte facendo veri e propri cori da stadio: “mi hanno sostenuto tutto il giorno. Mi dispiace di non avergli dato molto spazio ma questa crono era davvero cruciale per guadagnare un buon margine e riportarmi sotto a Quintana – ha concluso -. L’ho fatto, va bene così. Siamo solo a metà e davanti ci aspettano giorni ancora più importanti”.