Giro d’Italia: il team Sky si scaglia contro la polizia: “quella moto non doveva essere li, è ridicolo”

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Mikel Landa e Geraint Thomas, corridori del team Sky, sono caduti a causa di una moto durante la nona tappa del Giro d’Italia. La squadra britannica è una furia

Ieri ha vinto Nairo Quintana sul Blockhaus con una poderosa azione nei chilometri finali. Il colombiano vince il secondo round contro Vincenzo Nibali e diventa il nuovo leader di classifica. Il messinese ci ha provato ma il corridore della Movistar ieri è stato impressionante.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

La nona tappa del Giro d’Italia è stata caratterizzata da un incidente che desterà tante polemiche. Una moto della polizia è stata posizionata sul tracciato a 15 chilometri da traguardo e ha ‘tamponato’ l’intero gruppo Sky. Mikel Landa e Geraint Thomas sono caduti in terra ed entrambi hanno perso sia la possibilità di vittoria di tappa che quella di un podio al Giro d’Italia. Lo spagnolo chiude a 26’56” da Quintana mentre il gallese a 5’08”.

Dario Cioni, ds del Team Sky non ha voglia di parlare, mentre Geraint Thomas tuona contro il conducente della moto: quello che è successo è davvero ridicolo, sbagliato. Certo il mio ritmo era ottimo, ma non contava davvero più nulla”. 

Mikel Landa invece è giunto al traguardo sfinito e acciaccato. Sono distrutto nel fisico e nel morale – ha dichiarato il corridore del team Sky come riportato da La Gazzetta dello Sport-. Mi sono rialzato velocemente, non mi sono nemmeno accorto che non potevo pedalare. Invece sono salito come ho potuto, con una sola gamba. Mi fa male la coscia, ma penso sia solo una questione muscolare. Vedremo”.

team sky thomasPiù tranquillo invece il team manager del Team Sky Dave Brailsford:sono cose che capitano nello sport – ha dichiarato -. Il mio ruolo è anche quello di fare il pompiere però è evidente che la moto non doveva essere lì. Eravamo pronti a fare una bella tappa ma a volte succedono cose che sono fuori del tuo controllo. Ora usiamo il giorno di riposo per riorganizzarci e vedere che senso possiamo ancora dare al nostro Giro”. 

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