Giro d’Italia, Gaviria si affida alla squadra: “Tour de France? Decide la Quick Step Floors”

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Fernando Gaviria, ciclista della Quick Step Floors, deve attendere la decisione della squadra per il Tour de France

LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Fernando Gaviria è andato spedito come una locomotiva al Giro d’Italia. Il colombiano ha meritato la maglia ciclamino ed è stato il vero mattatore nelle volate. Nei primi tre giorni della corsa in rosa il corridore della Quick Step Floors non andava, sembrava paralizzato o emozionato. Nelle ultime tappe prime del Blockhaus però il giovane ciclista ha dimostrato di essere un velocista perfetto, con doti da scattista e sopratutto uno stratega perfetto. Fernando Gaviria sarà l’uomo da battere (se parteciperà ancora alla grande corsa italiana) e i tifosi sperano che Peter Sagan si decida di correre al Giro d’Italia per vederlo in azione contro il campione della Quick Step Floors.

LaPresse/ Massimo Paolone

Fernando Gavira ha raccontato le sue emozioni al Giro d’Italia: ero partito con l’idea, o meglio il sogno, di vincere una tappa e ne ho vinte quattro più la maglia – ha dichiarato il ciclista della Quick Step Floors come riportato da La Gazzetta dello Sport -. La prima che ho vinto a Cagliari è stata il frutto di un lavoro stupendo di tutta la squadra dopo i primi due giorni dove non avevo reso al meglio. Abbiamo fatto la differenza e dimostrato di essere il team più forte tra i ventidue che c’erano al Giro”.

La 16ª tappa del Giro d’Italia è stata una tra le più difficili a causa del Mortirolo e del passaggio sullo Stelvio. I velocisti sono andati subito in ritardo e la scalata a Bormio è stata faticosa per loro. Gaviria è riuscito ad essere tra i pochi velocisti ad esser giunto indenne: “non ho mai avuto l’intenzione di mollare ma ero disperato perché non sapevo se sarei arrivato nel tempo massimo“, ha continuato.

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Dopo il Giro d’Italia, la prossima grande corsa a tappe è il Tour de France. La Grande Boucle è molto più difficile del Giro d’Italia e soprattutto per la conquista della maglia per velocisti c’è un avversario di nome Peter Sagan: a me piacerebbe correre tutto l’anno, tutte le corse del mondo – ha proseguito -. Però è impossibile. Io lascio che a decidere sia la squadra. Di certo non sarei in grado di terminarlo, di arrivare a Parigi. Potrei puntare alle prime tappe, ma credo che la squadra sia fatta e togliere un mio compagno per farmi posto con questa prospettiva non credo sia giusto”.

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Prima del Tour de France ci sarà un mese con poche gare importanti (Giro del Delfinato e Giro di Svizzera, ndr) e poche possibilità di poter togliere le scorie e ricominciare a la preparazione. Gaviria questo lo sa e per ora vuole riposarsi: “voglio solo tornare in Colombia per le vacanze, con i miei cavalli, con la mia famiglia, i miei amici. Non ho hobby particolari, penso solo al ciclismo. Di certo prima del Giro ero una persona, ora sono un’altra. Sono cambiate le cose – ha concluso -. Questo mi piace e mi dà fastidio perché tutte le persone hanno giornate no. E incontrarmi con qualcuno in una di queste giornate non sarebbe bello né per me, né per lui. Potrei commettere un errore, dire cose che non voglio. Sarà complicato”.

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