La diciottesima tappa del Giro d’Italia è adatta agli scalatori. Ecco chi potrebbe vincere la frazione della corsa in rosa
Oggi la diciottesima tappa del Giro d’Italia parte da Moena e termina a Ortisei\St.Ulrich. Un vero e proprio tappone dolomitico composto da 5 GpM molto impegnativi: Passo Pordoi (12 chilometri con pendenze del 6.7% e punte massime del 9%), Passo Valparola (12.3 chilometri con pendenze del 6.4% e punte massime del 14%), Passo Gardena (9.3 chilometri con pendenze del 6.4% e punte massime del 11%), Passo Pinei (4.2 chilometri con pendenze del 6.3% e punte massime del 15%) e Pontives (9.3 chilometri con pendenze del 6.8% e punte massime del 12%). In 137 chilometri si scalano poco meno di 4.000 metri di dislivello con pendenze medie del 7% e punte massime del 15%.
L’ultima salita, il GpM di Pontives, segnerà il cambio di pendenza della salita finale. Ci sarà un falsopiano a salire fino ai 1.500 metri con una rampa di 500 metri molto ripida con pendenze del 13%. Gli ultimi 150 metri sono in asfalto.
I favoriti
Tom Dumoulin deve recuperare il terreno perduto ieri durante la sedicesima tappa del Giro d’Italia. L’attuale maglia rosa ha il compito di limitare i danni in vista dell’impegnativa tappa di domani. Vincenzo Nibali potrebbe attaccare di nuovo e recuperare secondi alla maglia rosa. Il ciclista della Bahrain Merida è galvanizzato dalla tappa di ieri e vuole assottigliare il distacco da Dumoulin. Nairo Quintana ha tenuto botta ieri, ma le certezze stanno crollando giorno dopo giorno. Mikel Landa ha dimostrato di aver recuperato dall’infortunio sul Blockhaus e ieri ha realizzato una grande tappa.
Outsider
Adam Yates, Alberto Rui Costa , Ilnur Zakarin, Domenico Pozzovivo e Valerio Conti.