Giro d’Italia, Chiappucci svela il suo pronostico: “Nibali favorito? No, vi dico chi è”

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Intervistato dall’Italpress, Claudio Chiappucci non ha dubbi nel rivelare il nome del suo favorito per la centesima edizione del Giro d’Italia

Due volte secondo (1991 e 1992) ed una terzo (1993) nella classifica generale, una sola tappa vinta, a Corvara in Badia, nel 1993.

Stefano De Grandis/lapresse Milano 27/04/2012 La coppa del Giro d'Italia esposta in Galleria Vittorio Emanuele
Stefano De Grandis/lapresse
Milano 27/04/2012

Eppure, pochi campioni hanno lasciato il segno nella storia del Giro d’Italia come Claudio Chiappucci, ex fuoriclasse che al Tour fece tris di traguardi parziali e che in carriera conquistò anche un argento mondiale ad Agrigento 1994. El Diablo, così come era soprannominato, ha sempre infiammato la corsa rosa con i suoi memorabili duelli in primis con Miguel Indurain e con quella voglia di far saltare il banco che non sempre lo portò ad ottenere il massimo risultato. Trionfatore alla Milano-Sanremo del 1991, il varesino di Uboldo, professionista dal 1985 al 1998 e legatosi soprattutto ai destini della Carrera Jeans, seguirà con la consueta attenzione la prossima corsa rosa, quella del Centenario, che inizierà venerdì da Alghero.

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Sarà un Giro difficile – spiega all’ITALPRESS Chiappucci, 54 anni – il percorso si adatta soprattutto agli scalatori, saranno loro a giocarsi la maglia rosa. Il mio favorito e’ Quintana, attraversa un ottimo momento di forma e conosce gia’ le insidie del Giro, avendolo vinto nel 2014. Pero’ dovra’ guardarsi le spalle ai tanti pretendenti che saranno al via“. Tra questi ovviamente ci sara’ Vincenzo Nibali, il siciliano della Bahrain-Merida che, da campione uscente, sfoggera’ in gruppo il numero uno. “Non so se Nibali potra’ ripetersi – ammette l’ex campione lombardo, che nella sua lunga militanza sulle due ruote indosso’ anche le casacche di Asics e Ros Mary – Vincenzo puo’ puntare sicuramente al podio e magari a vincere qualche tappa. Chi puo’ essere la sorpresa? Il britannico Geraint Thomas del Team Sky“.

Ph: Dario Belingheri
Ph: Dario Belingheri

Tanti, dunque, i big presenti al Giro ma, per Chiappucci, non c’e’ ancora un suo ‘erede naturale’, qualcuno disposto ad infiammare la corsa a qualunque costo. “E’ cambiato il ciclismo – ammette – non ci sono piu’ dei leader che rischiano attacchi da lontano perche’ hanno paura di saltare. Scarponi? Era il capitano dell’Astana e avrebbe potuto fare un grande Giro – conclude ‘El Diablo’ – era in forma e mai avrei pensato ad un dramma del genere. Manchera’ il suo modo di sdrammatizzare le corse, sapeva sorridere sia in caso di vittoria che di sconfitta. La speranza e’ che anche i piu’ giovani sappiano ereditare quella che e’ stata una sua grande dote”. (ITALPRESS)

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