Allegri, così è troppo facile. Max, la Juventus e il perché di quel sentimento anti-bianconero

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Allegri, la Juventus e quel sentimento anti-bianconero: l’allenatore toscano sembra quasi alimentare di ‘proposito’ le critiche

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Juventus, Allegri e quel sentimento anti-bianconero – La Juventus è antipatica perché vince, sorte comune che riguarda tutte (o quasi) le squadre che da anni dominano i rispettivi campionati e non solo. Il sentimento anti-bianconero, però, in Italia è così radicato che difficilmente può essere spiegato senza ricadere nelle ‘chiacchiere da bar’: “la Juventus vince perché favorita dagli arbitri, visto ieri con il Torino? E con il Milan? E con il Napoli”. No, noi a questo gioco non partecipiamo. Però, per dovere di cronaca, non possiamo non notare come a volte sembra che proprio i protagonisti bianconeri si divertano ad alimentare quella rivalità sportiva contro loro stessi: quel pizzico di sana arroganza sportiva che alimenta critiche dalle quali, successivamente, trarre forza.

LaPresse/Tano Pecoraro

Juventus, Allegri e quel sentimento anti-bianconero – Un esempio? Max Allegri nel post derby. L’episodio di Acquah a far infuriare il Torino, Mihajlovic e tutto il popolo anti-bianconero con l’allenatore della Juventus che sembra quasi voler gettare benzia sul fuoco… “Visto che martedì abbiamo un’altra partita importante, tutto sommato è meglio che non lo scudetto non arrivi comunque domenica. Altrimenti ci sarebbe stato un po’ di trambusto e noi dobbiamo pensare solo al Monaco”, troppo facile, Max, verrebbe da dire: con uno Scudetto già in tasca e una finale di Champions a un passo e un’altra di Tim Cup  solo da disputare. Mettersi dall’altra parte della barricata saerbbe sicuramente meno soddisfacente e gratificante. Ma questo Allegri lo sa bene, esattamente come sa alla perfezione che il ‘trambusto’ e genera stimoli e alimenta la fame del gruppo bianconero. Con buona pace di tutti, juventini e anti-juventini.

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