L’agente di Maria Sharapova, Max Eisenbud, ha commentato l’abilità in campo economico di Masha, spiegando quante e quali siano le fonti dei suoi guadagni: scopriamole insieme
Mancano esattamente 2 settimane al ritorno in campo di Maria Sharapova che, il 26 aprile, potrà finalmente tornare a calcare un campo da tennis, in un torneo ufficiale. In tutto questo tempo Masha non ha soltanto continuato ad allenarsi ma si è anche data da fare in campo economico. Stando a quanto riportato dall’agente Max Eisenbud, il brand di tavolette di cioccolato ‘Sugarpova‘ sarà venduto entro la fine del 2018 in più di 50.000 città grazie ad una partnership con Kroger Co, la più grande catena di supermercati USA, e 7 Eleven, la più grande catena di negozi a livello mondiale. “Abbiamo investito molto sulla cioccolata – ha detto Max Eisenbud, agente di Sharapova, in un’intervista a Forbes – È stato un punto di svolta per noi”.
Le Sugarpova non hanno solo una discreta varietà di gusti (sono disponibili in 4 varietà, ndr), ma anche un prezzo accessibile che va da 3,50€ a 4,50€, che le rende accessibili a tutti. Pat Kenny, amministratore delegato di Traub Consumer, che gestisce Sugarpova dal 2014 ha spiegato come il brande della Sharapova potrebbe arrivare a valere ben 20 milioni di dollari dal 2018. Non solo abile con la racchetta in mano, ma anche con la calcolatrice, la Sharapova fin da piccola è stata una vera e propria macchina da soldi: sono oltre 300 i milioni guadagnati in carriera da montepremi, sponsor e pubblicità, 70 dei quali gudagnati dalla sola Nike per un contratto dalla durata di 8 anni!
Un successo dovuto anche al sapiente utilizzo dei social: la Sharapova infatti vanta tra Facebook, Twitter e Instagram più di 23 milioni di followers. “I social media sono l’arma segreta di Maria e ha integrato le caramelle nei suoi account social – ha affermato Kenny – Una delle cose che piace agli acquirenti di 7-Eleven è che i suoi fans vadano al negozio per acquistare le caramelle, e quindi i social sono un grande elemento di supporto.
Un incasso continuo, quello della Sharapova, che ha solo rallentato (senza mai fermarsi) anche all’annuncio della squalifica per doping. Gli sponsor Nike e Porsche avevano sospeso il contratto con la russa, mentre Evian e Head sono rimaste saldamente al suo fianco. Tag Heuer invece ha deciso di non rinnovarle il contratto. Il ‘mea culpa’ reso pubblico dalla Sharapova ha, secondo Pat Kenny, aiutato a mantenerne pulita l’immagine, risultando essere u “manuale di come fronteggiare una situazione del genere con credibilità e dignità. E penso che i risultati dimostrino come abbiano gestito con professionalità tutto questo”.
