Mirco Scarantino, il bis europeo e quella dedica speciale a suo papà
“Sono molto felice, ho creduto e puntato molto su questo bis continentale. Ho solo il rammarico di non aver tentato la terza alzata di slancio: avrei potuto aspirare al record italiano assoluto, ma con la certezza del titolo l’adrenalina ormai era scesa e ho preferito non salire di nuovo in pedana“. Mirco Scarantino si gode il secondo oro consecutivo nella categoria 56 kg con 266 chili sollevati, titolo gia’ vinto lo scorso anno e che arriva dopo tre juniores e due Under 17.
Un successo in gran parte deciso dal risultato dello strappo, in cui il temuto avversario, lo spagnolo Garcia, e’ andato fuori gara: “Ero talmente concentrato sul mio percorso – dice il 22enne pesista nisseno delle Fiamme Oro – che non mi sono neanche accorto della decisione dello spagnolo. Questo mi ha permesso di rimanere fermo sui miei obiettivi fino alla fine“. L’oro europeo 2017 e’ il primo trionfo che Scarantino non ha condiviso con suo padre Giovanni, impegnato in Thailandia per i Mondiali Youth in qualita’ di tecnico, che lo ha accompagnato in ogni competizione, comprese le due Olimpiadi: “Questa vittoria e’ dedicata a lui – prosegue il siciliano – che prima di partire e’ riuscito a darmi la giusta carica e quell’energia che solo lui e’ in grado di trasmettermi. La dedico anche al mio tecnico Eduards Andruskevics, e alla federazione, che mi ha sempre sostenuto. Ora pero’ rilancio e punto tutto sui Mondiali“. Un trionfo strameritato quello di Scarantino, frutto di un percorso condiviso a livello federale: “Quello di Mirco e’ un successo pulito – afferma Antonio Urso, presidente della Fipe e della Federazione Europea, da sempre acerrimo nemico del doping a livello mondiale – e’ la conferma che se si lavora bene, in maniera programmata e seria, non solo arrivano i risultati ma e’ possibile essere competitivi a tutti i livelli“. (ITALPRESS).