Il pensiero di Vittoriano Guareschi sulle differenze di Valentino Rossi dalle prove alla gara della domenica
Valentino Rossi di qua, Valentino Rossi di là. Dopo il secondo appuntamento stagionale in Argentina non si fa altro che parlare del Dottore e di quanto sia strano, incredibile e anche stupendo ciò che riesce a fare. Il campione di Tavullia sta avendo sempre grosse difficoltà durante il weekend, ma poi in gara regala grandissimi emozioni ed ottiene risultati straordinari.
Due podi in due gare iniziate col piede sbagliato sono grandi soddisfazioni per Rossi, il suo staff e tutto il team Yamaha che, per adesso, si sa dimostrando imbattibile.
La pensa così anche Vittoriano Guareschi, che in una rubrica su Motosprint ha spiegato come il team di Iwata stia facendo la differenza: “questa volta bisogna concentrarsi sulle moto, perché sono le moto che hanno fatto la differenza in questa gara. La Yamaha è stata nettamente superiore alle altre, e c’è un motivo ben preciso. La M1, in particolare quella uf?ciale, deve avere un telaio veramente morbido, deve essere bilanciata per restare con le ruote a terra col massimo equilibrio possibile, quindi il suo telaio fa ciò che ad un certo punto non fanno le sospensioni: assorbe le asperità. E questa pista è molto rovinata, è piena di buche. Le uniche moto che non si muovevano mai erano le Yamaha uf?ciali; passavano sulle buche come se queste non ci fossero. Ecco perché le M1 avevano un bel
vantaggio“.
“Si vedeva che Marquez non sarebbe andato molto avanti, perché era perennemente al limite, sempre a rischio. Le Honda si muovevano tanto, troppo, in frenata: sembra che tutto il lavoro per copiare le asperità fosse a carico delle sospensioni, mentre sulla Yamaha sembrava che fosse il telaio a farlo. La Honda scaricava sulla gomma, perché il telaio era troppo rigido e non assorbiva, e in quelle condizioni la gomma a un certo punto ti molla. Sulla buca in cui è caduto Marquez, all’ingresso della curva 2, le due Yamaha uf?ciali passavano come se fossero delle moto da enduro: adatte a copiare il terreno, come se la forcella avesse 20 millimetri di corsa in più (cosa che non e possibile, ovviamente) rispetto alle altre moto“
“Quel telaio è particolare, questa è una moto pensata cosi, c’è dietro una ?loso?a costruttiva precisa. infatti le M1 non si mettono mai di traverso come le Honda. Marquez dice che non si è accorto di quello che è successo, quando è caduto, perché era troppo al limite per cercare di gestire una moto cosi rigida che, addirittura, in certi punti rimbalzava letteralmente; e lui non capiva il limite. In questi casi basta prendere un dosso un centimetro più a destra o più a sinistra, e sei per terra!“, ha aggiunto l’ex pilota.
“Quanto ai problemi di feeling sull’anteriore da parte di Valentino, può darsi che lui in prova non abbia un buon feeling proprio perché, essendo il telaio 2017 più morbido, sente che la moto si muove; ma in gara l’adrenalina ti fa dimenticare certe cose e allora guidi, e giro dopo giro il feeling aumenta. E lui ha guidato bene, così come Vinales del quale, francamente, non si riesce ancora a capire il limite. Sembra che non stia spingendo al massimo“.