Ciro immobile ha vissuto fino ad adesso una grande stagione con la maglia della Lazio e il padre ha ripercorso la storia dell’attaccante
Ciro Immobile è stato protagonista di una stagione fenomenale con la maglia della Lazio e anche in Nazionale e ha regalato delle grandissime prestazioni, infatti l’attaccante è diventato un punto di riferimento sia per i biancocelesti che per gli azzurri. Il padre del giocatore in un’intervista rilasciata a Gianlucadimarzio.com ha ripercorso l’ascesa del bomber e ha parlato dell’ultima emozione nel derby di Coppa Italia contro la Roma: “la cosa bella è che non doveva nemmeno giocare, aveva un’infiammazione al retto femorale, però ha stretto i denti e… che gol!”
Il padre di Immobile ha anche parlato della passione che gli è stata trasmessa dal figlio fin dalla giovane età: “è stato Ciro a trasmettermi la passione per il pallone, a 5 anni voleva già che lo portassi in una scuola calcio. Passava le ore davanti alla televisione a vedere partite, guardava estasiato i suoi idoli Trezeguet e Del Piero. Ciro avrà avuto 7-8 anni quando Del Piero venne a Napoli con la Nazionale militare, riuscì a farsi una foto con lui, era contentissimo”. Il biancoceleste ha fatto moltissimi sacrifici prima di affermarsi a grandi livelli e ha dimostrato da sempre una grandissima maturità: “giocava sempre con i più grandi, attaccante ovviamente, e quanti gol faceva…Già da piccolo si comportava da adulto, finiti gli allenamenti si lavava tutto da solo”.
Il padre di Ciro infine ha ricordato l’esplosione definitiva avvenuta al Pescara di Zeman e ha raccontato un retroscena molto divertente riguardo il rapporto con Insigne e Verratti: “tra di loro si era creato un legame fortissimo. Una volta in ritiro Zeman entrò nella loro stanza e li trovò chiusi nell’armadio: stavano giocando a nascondino. Erano una grande famiglia e Zeman era diventato un po’ come loro padre”