F1, Wolff e quell’avidità dei grandi team: “distribuire il denaro in maniera equa? No, ecco perchè”

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Toto Wolff non vuole rinunciare alla grossa fetta di proventi destinata ai grandi team, sottolineando la propria contrarietà ad una più equa redistribuzione

Poco meno di una settimana al Gp della Cina, la Mercedes affila le armi per riscattare il passo falso compiuto a Melbourne al cospetto della Ferrari. Il team campione del mondo non perde tempo e riordina le idee con l’obiettivo di rimettere il muso della W08H davanti a quello della SF70H.

LaPresse/Photo4
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Prima di dedicarsi anima e corpo alla preparazione della gara cinese, Wolff ha analizzato, nel corso di un’intervista ai microfoni di Motorsport.com, vari temi scottanti tra cui quello riguardante una distribuzione più equa dei proventi destinati alle squadre. “Piuttosto che discutere di come dividere le fette, credo che sia necessario lavorare per aumentare le dimensioni della torta. E’ nella natura di qualsiasi sport avere squadre con più risorse di altre, perché ci sono grandi organizzazione e team privati: i punti di partenza sono completamente diversi, e quindi anche la capacità di generare reddito sarà diversa. Ci sarà sempre disuguaglianza per la natura stessa dei progetti”. 

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Passando poi alla pista, Wolff analizza valori e differenze tra le varie scuderie: “abbiamo visto Red Bull, Ferrari, Mercedes sullo stesso piano. Penso che la Renault, McLaren, Williams non saranno lontano, un po’ come è stato in passato. Non vedo grandi differenze, e alcuni che sono più indietro del previsto recupereranno in futuro. McLaren è un nome top anche se non è probabilmente nel suo miglior momento, ma il rapporto con la Honda, se insisteranno, di sicuro è destinato a riportare il team al vertice. Non sempre sono rose e fiori ed è necessario accettarlo”.

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