Maria Sharapova è tornata a parlare, con toni durissimi, del suo rientro dopo la squalifica per il caso Meldonium, volgendo poi un pensiero al futuro
Nel corso di una conferenza stampa in California, riportata da ‘TennisWorldItalia’, Maria Sharapova è tornata a parlare del suo imminente rientro che avrà luogo il 26 aprile a Stoccarda. La tennista russa ha parlato, non solo delle difficoltà del rientro, ma anche di come si sia sentita successivamente alla sospensione. “Il rientro sarà sicuramente difficile. Nel tennis si perde tanta coordinazione mano-occhio. L’allenamento non è mai come la partita, come sfidare qualcuno dall’altra parte della rete – ha detto Masha – Dopo la squalifica ho avuto la sensazione che mi fosse stato tolto qualcosa che avevo fatto con tanta passione fin da piccola. Nel tennis giochi dieci mesi e hai una off-season molto corta. È una tua scelta fare questa vita, e nonostante sia a un punto della mia carriera e ad un età in cui il ritiro è più vicino dell’inizio di carriera, voglio finire la carriera quando lo decido io”.
La Sharapova ha poi rivolto un pensiero al futuro, posticipando la questione ritiro vista l’impazienza di ritornare a giocare. “Quando ami ciò che fai, e lo fai con passione e integrità e lavori duramente con un team intorno a te – ha spiegato la Sharapova – sai chi sei e sai quali sono i tuoi valori. Ho avuto indietro il mio lavoro giornaliero e ho lottato per far emergere la verità. Nei primi quattro mesi di squalifica mi sono allenata molto perché incoscientemente speravo di rientrare in estate, ma così non è stato. Non capisci quanto tu ama qualcosa fin quando la perdi per un po’ di tempo. Se giocherò le Olimpiadi 2020 a Tokyo? Lo spero, mi piacerebbe, i i Giochi Olimpici sono un evento che ogni atleta vuole giocare ma mancano ancora tre anni e non voglio pensare a lungo termine. Mi piacerebbe avere una famiglia e diventare mamma“.
