Un minuto di differenza tra le simulazioni di gara dei due team, la Ferrari sembra aver trovato il bandolo della matassa prima dei rivali
Meno di due settimane e poi, finalmente, suonerà il gong che darà inizio alla nuova stagione di Formula 1. I primi due test hanno evidenziato la crescita esponenziale della Ferrari da un lato e i problemi della Red Bull dall’altro, due team che hanno come obiettivo quello di ridurre il gap dalla Mercedes.
Se la scuderia di Maranello arriva con il sorriso alla prima gara di Melbourne, quella di Milton Keynes non gode dello stesso stato d’animo, viste le difficoltà palesate dalla power unit Renault. Le bizze del propulsore francese hanno condizionato negativamente gli otto giorni di test, obbligando la Red Bull ad inseguire fin dal periodo pre-stagionale, durante il quale i rivali hanno macinato chilometri su chilometri. A certificare il divario tra il team anglo-austriaco e la Ferrari c’è un altro dato difficilmente trascurabile e riguarda la simulazione gara compiuta dai due team nel penultimo giorno di test. Daniel Ricciardo ha compiuto 55 giri, mentre Sebastian Vettel 61.
Il driver australiano ci ha impiegato 1.18’18” a completare tutte le tornate previste, un minuto in più rispetto a Vettel che ha percorso lo stesso numero di giri in 1.17’14”. Una differenza abissale che potrebbe essere ricondotta appunto ai problemi del motore Renault, rivelatosi fino adesso più una zavorra che un valore aggiunto. Una situazione questa, che potrebbe condizionare notevolmente la prima parte di stagione, obbligando le Red Bull ad inseguire fin dalle prime curve dell’Albert Park di Melbourne. Non resta che attendere questi pochi giorni che ci separano dall’inizio del Mondiale, dopodiché il sipario si alzerà definitivamente: a quel punto nessuno si potrà più nascondere.
