Ciclismo, Tirreno-Adriatico: Aru e Nibali non demordono e puntano alla vittoria finale

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Aru e Nibali analizzano la loro prestazione realizzata nella prima tappa della Tirreno-Adriatico

LaPresse/Gian Mattia D'Alberto
LaPresse/Gian Mattia D’Alberto

Nella cronosquadre di ieri della Tirreno-Adriatico, sia il team Astana che la Bahrain Merida hanno subito un distacco importante dalla BMC di Van Avermaet. Nibali e Aru hanno anche perso lo ‘scontro’ con Quintana, col colombiano della Movistar che ha guadagnato rispettivamente 21 secondi dalla squadra araba e 23 dal team kazako. Uno svantaggio importante per i due capitani venuti alla Tirreno-Adriatico per vincerla. 

La ‘Corsa dei due Mari’ è una corsa difficile a causa del Terminillo che attende tutti i ciclisti; sarà proprio la salita laziale a determinare la vittoria finale (salvo imprevisti). Nibali, dopo il, risultato di ieri, è tranquillo: questa corsa si decide spesso per pochi secondi. 31? Non poco. Ci sentivamo bene, ora tirino gli altri“, ha dichiarato il capitano della Bahrain Merida come riportato da La Gazzetta dello Sport.

fabio aru1Fabio Aru è un po’ più dubbioso della prestazione realizzata ieri. La squadra kazaka ha chiuso in decima posizione e ci si aspettava molto di più dai suoi scattisti. “Un distacco così non è positivo. Abbiamo fatto il massimo, io sto sempre meglio: ottime sensazioni“, ha dichiarato il Cavaliere dei Quattro Mori.  

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