Bernard Hinault ieri è entrato nella Hall of Fame del Giro d’Italia e durante la premiazione ha lodato Sagan, svelando inoltre di essere capace a realizzare la tripletta
Ieri Bernard Hinault ha raggiunto ciclisti importanti come Eddy Merckx, Felice Gimondi, Stephen Roche, Francesco Moser ed Ercole Baldini. Non in una corsa ovviamente, ma nella Hall of Fame del Giro d’Italia, prestigiosissimo riconoscimento dato ai corridori che hanno entusiasmato nella corsa in rosa. ‘Tasso’ (soprannome datogli dai suoi ex compagni Le Guilloux e Talbourdet durante un intervista all’Equipe) ha corso e vinto ogni volta che ha preso parte alla corsa in rosa. In tutta la sua carriera ha indossato 31 volte la maglia rosa trionfando in 6 tappe.
“È un onore fantastico entrare in questo club così ristretto. Nel Giro ho vissuto alcuni tra i grandi momenti della mia vita. L’Italia è il Giro, un pubblico speciale. Quando andavo al controllo antidoping dopo la tappa, facevo 200 metri tra due ali di folla. Mi incitavano tutti, anche se avevo battuto italiani. E non mi toccavano“, ha dichiarato Bernard Hinault come riportato a La Gazzetta dello Sport.
Il francese ha vinto 3 Giri d’Italia; nel 1980, nel 1982 e nel 1985 e proprio la prima vittoria gli è rimasta nel cuore: “il più bello è sempre la premiazione finale, quando ti ripassano davanti agli occhi tutto quello che hai dovuto fare per arrivare fino a lì. Alla prima partecipazione, nel 1980, avevo già vinto Tour e Vuelta – ha proseguito -. Ma sapevo che il Giro era più duro come salite della Vuelta. E che, a differenza del Tour, ogni giorno sarebbe potuto succedere qualcosa. Ma le montagne italiane non le conoscevo”.
Quest’anno la corsa in rosa compie 100 anni. Un’edizione particolare che riempie di fascino ogni tappa. I ciclisti si stanno impegnando in questa prima parte di stagione per poter dare il massimo al Giro d’Italia. Bernard Hinault ha già le idee chiare su chi potrebbe vincere la corsa: “Quintana, Nibali e Aru vengono prima degli altri nei pronostici. Pinot? Troppa crono – ha continuato -. Mi sembra che né lui né Bardet siano ancora pronti a trionfare in un grande giro”
Realizzare la doppietta Giro\Tour è difficile o quasi impossibile. Molti ciclisti infatti puntano a sostituire la corsa francese o quella italiana con la Vuelta di Spagna. Hinault, invece, la pensa diversamente e azzarda che i corridori possono vincere nello stesso anno tutte e tre le grandi corse a tappe: “nel ciclismo di oggi il calendario aiuta molto, rispetto ai miei tempi. Tra il Giro e il Tour ci sono più di 30 giorni, tra il Tour e Vuelta quasi 30 – ha proseguito -. I materiali sono migliori, gli hotel pure. Sarebbe possibile tentare non solo la doppietta, ma anche la tripletta Giro-Tour-Vuelta nello stesso anno. Intendo per vincere tutti e tre. Io saprei come fare!”.
Tra tutti i ciclisti in gara, il francese ha un preferito: “Peter Sagan è il bello del ciclismo, per il modo di porsi per il coraggio”, ha concluso.