Rugby-Sei Nazioni, Parisse spegne le polemiche: “l’unica cosa che conta è il match di domani”

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In vista del match di domani, il ct O’Shea e capitan Parisse hanno parlato nella consueta conferenza stampa della vigilia

Una vigilia tranquilla, con la consueta passeggiata sul prato che domani sarà teatro della sfida all’Inghilterra, terza giornata dell’RBS 6 Nazioni 2017.

L’Italrugby ripassa sul terreno di gioco di Twickenham il piano di gioco per la partita contro il XV della Rosa, attuale capolista del Torneo (diretta DMAX dalle 15.20 di domani, domenica 26 febbraio) e si appresta ad affrontare la seconda forza del ranking mondiale in fondo ad una settimana caratterizzata dal dibattito sul posizionamento degli Azzurri e su eventuali modifiche alla formula del Torneo.

LaPresse/Alfredo Falcone
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Conor O’Shea, CT della Nazionale, affianca Sergio Parisse nella conferenza stampa della vigilia, al Lensbury di Teddington: “E’ frustrante per tutti sentire sempre discorsi su retrocessioni o promozioni. Io, tutti noi, siamo qui per migliorare il rugby italiano, per sviluppare il grande potenziale che c’è in Italia: lo dico da irlandese e da amante di questo sport. Un rugby che si espande e migliora è la chiave per evitare che, tra vent’anni, questo sport diventi orribile. Il resto sono discussioni che vanno bene per un titolo di giornale”.

LaPresse/Alfredo Falcone
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L’Italia, in questi anni, è cresciuta perché ha avuto la possibilità di confrontarsi con squadre di alto livello. Credo sia qualcosa a cui tutti abbiano diritto, ma non sono decisioni che spettano a me o a Conor o a nessuno d noi. Detto questo – gli ha fatto eco il capitano dell’Italia Sergio Parisse, domani al cap numero 124 – tutto quello che è stato scritto e detto in queste settimane è aria fritta. Quello che a me, a tutti noi da fastidio è il secondo tempo contro il Galles, in una partita che avrebbe potuto prendere una direzione diversa dopo i primi quaranta minuti, e l’ultimo quarto d’ora contro l’Irlanda, con tre mete che hanno reso il passivo troppo pesante, anche se gli irlandesi sono stati migliori di noi”.

Parisse si è poi concentrato sulla partita di domani: “L’Inghilterra è una grande squadra, con atleti eccezionali. Come sempre, noi dobbiamo rimanere concentrati su noi stessi, sul nostro gioco, sulla nostra prestazione. Dobbiamo preoccuparci esclusivamente delle cose che possiamo controllare. Non giocheremo meglio o peggio per le cose che sono state dette e scritte in questi giorni, noi pensiamo solo alla gara di domani”.

Sulla stessa lunghezza d’onda coach O’Shea: “Cosa ho chiesto alla squadra? Come al solito, ottanta minuti di prestazione e di adesione al piano di gioco. Centriamo questi obiettivi e mi riterrò soddisfatto”.

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