Il legale incaricato dalla figlia di Paul Walker accusa Porsche di avere pesanti responsabilità nei confronti della morte dell’attore americano
Dopo 4 lunghi anni emergono nuove e sconvolgenti verità sulla morte di Paul Walker, celebre attore della serie cinematografica Fast and Furious, deceduto in un incidente stradale avvenuto a Los Angeles il 30 novembre 2013 mentre si trovava come passeggero a bordo di una Porsche Carrera GT.
Subito dopo la morte del giovane attore, la figlia Meadow ha subito iniziato una battaglia legale per capire quali fossero le responsabilità della Porsche relative all’incidente, considerando che l’hypercar tedesca sulla quale si trovava Walker al momento dell’incidente viene accusata da molti di non rispettare gli standard di sicurezza previsti dalla legge.
L’autorevole quotidiano statunitense USA Today, ha diffuso la notizia che Jeffrey Milam, uno dei legali incaricati dalla famiglia Walker, avrebbe scoperto informazioni compromettenti relative ad alcune email provenienti dalla Porsche dove veniva delineata una strategia per occultare altri incidenti simili con protagonista la Porsche GT avvenuti nel corso degli anni precedenti.
Secondo i dati raccolti, tra il 2004 e il 2006 200 delle 1280 vetture vendute sarebbero state coinvolti in gravi incidenti. La Carrera GT non rsipetterebbe infatti la regola imposta dalla National Highway Traffic Safety Administration che prevede dal 2006 l’uso obbligatorio di un sistema di controllo della stabilità – spesso conosciuto con la sigla ESC o ESP – che aiuta ad aumentare la tenuta di strada della vettura su fondi scivolosi o su tratti con scarsa aderenza. Per l’avvocato Miliam, la Casa tedesca ha volutamente nascosto questo tipo di informazioni per tutelare la propria immagine, mentre Porsche dal canto suo continua a nascondersi dietro laconici “no comment”.