A pochi giorni dalla Royal Rumble, Bray Wyatt esce allo scoperto: fra ambizioni di vittoria, strategie e Leggende da affrontare sul ring, il ‘Divoratore di Mondi’ si racconta ai microfoni di SportFair
Mancano poco meno di due settimane al primo grande evento di Wrestling del 2017, The Royal Rumble. La data da cerchiare in rosso sul calendario è la notte del 29 gennaio, il luogo è il prestigioso Alamodome di San Antonio in Texas, un teatro da oltre 70.000 posti per un evento che promette scintille. La particolarità dell’evento è nota a tutti: Rissa Reale, 30 contendenti che entrano in ordine casuale ad intervalli di tempo regolari con l’obiettivo di eliminare ogni avversario (facendolo passare sopra la terza corda) e restare per ultimo al centro del quadrato. In palio, l’ambita title shot per il main event di WrestleMania33.
Durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento, Bray Wyatt, una delle Superstar WWE fra le più calde secondo i rumors per la vittoria finale, ha commentato ai microfoni di SportFair la natura dell’evento, concentrandosi sulle sue ambizioni, le possibilità di vittoria e lasciandosi andare anche a qualche commento sulle strategie che potrebbe adottare. Per iscrivere il suo nome nella storia della Rumble, Bray ha dichiarato di non ispirarsi ad atleti in particolare, ma di preoccuparsi solo dell’obiettivo finale, la vittoria, da raggiungere con i suoi mezzi: “la Royal Rumble è sempre stato un evento prestigioso, ma preferisco non ispirarmi ad un wrestler in particolare. L’unica cosa che mi preoccupa è far bene per raggiungere il mio obiettivo: il main event di WrestleMania“.
Per arrivarci però a WrestleMania, Bray dovrà affrontare altri 29 atleti, fra i quali delle vere e proprie ‘Living Legends‘ della WWE come The Undertaker, Brock Lesnar e Goldberg, tutti con l’obiettivo comune di restare per ultimo sul quadrato. ‘The Eater of Words‘ però non sarà da solo: fra i 30 partecipanti avrà qualche alleato. “Chi è l’avversario che temo di più? Dipende da chi e dal turno nel quale verranno fuori. Ho affrontato The Undertaker a WrestlerMania, Brock Lesnar alla Rumble dell’anno scorso e poi c’è anche Goldberg, che comunque non è nella sua miglior parte della carriera. Io si invece, sono nella miglior parte della mia carriera – ha dichiarato Bray Wyatt – Ad essere onesti, tutti sono obiettivi, tutti sono pericolosi, ma nessuno mi spaventa. Dipenderà dalla situazione in cui mi troverò. Poi ci sono sempre Luke e Randy (i membri della Wyatt Family, ndr), è risaputo, ho tante persone su cui posso contare. Non mi spaventa nessuno, ho un team con me“.
A proposito di Wyatt Family ed eventuali strategie: visti i recenti sviluppi con la perdita dei titoli di coppia e qualche problema di ‘convivenza’ fra Randy Orton e Luke Harper, siamo sicuri che la soluzione giusta sia collaborare o forse la ‘Famiglia’ potrebbe essere solo una zavorra? “L’idea è quello di ‘giocarmela’ da solo. Ho tante persone che possono aiutarmi? Che mi aiutino! – ha spiegato ‘The New Face of Fear’ – Luke Harper è sempre stato un pezzo fondamentale della Wyatt Family, è un elemento importante che rafforza la stable. Con Randy invece non ci sono problemi. Se abbiamo perso i titoli a causa sua? Il passato è passato, non conta. Siamo tutti focalizzati sulla Royal Rumble, è questo l’obiettivo. Da solo o in team, l’obiettivo alla fine è lo stesso: vincere la Royal Rumble, in qualsiasi modo, qualunque cosa accada. Dovrò essere io il vincitore, nessun altro“.
E in caso di vittoria? Con la title shot in tasca resta da mettere solo il mirino sul campione da affrontare: ad oggi, Kevin Owens o AJ Styles. Bray non sembra avere preferenze legate all’avversario, ma in merito alle tipologie di match ai quali gli piacerebbe affrontarli non ha dubbi. “Chi vorrei affrontare fra Kevin Owens ed AJ? Entrambi, non ho preferenze. Sono due grandi campioni, rispettabili, metterei tutto me stesso per batterli – ha raccontato Bray Wyatt – Se dovessi affrontare Kevin Owens, mi piacerebbe fosse in un ‘Hell in a Cell’, mentre credo che un ‘Last Man Standing match’ sia perfetto per affrontare AJ“. Adesso non resta che passare dalle parole ai fatti: un ring, 30 uomini, una title shot. Ne resterà soltanto 1.