Presente a Milano per il seminario web della Ambrosetti, Pat Symonds ha analizzato vari temi tra cui la situazione Bottas e l’ambiente Ferrari
Il futuro di Valtteri Bottas, la situazione in Ferrari e tanto altro ancora. Sono questi i temi principali su cui si è soffermato ieri Pat Symonds, presente a Milano in occasione del seminario web della Ambrosetti.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il direttore tecnico della Williams si è soffermato su alcuni aspetti fondamentali della prossima stagione di Formula 1, tranquillizzando i fans sul futuro di Bottas: “il pilota resta l’elemento finale fra gli ingegneri e il dato da interpretare. Puoi rimpiazarne uno, ma hai bisogno dell’altro per avere un punto di riferimento. Soprattutto in una stagione in cui cambiano le regole e avremo Lance Stroll al debutto, senza esperienza in F.1. Tenere Bottas sarà cruciale. Perderlo avrebbe pesanti ricadute sulla squadra“. Per quanto riguarda la Ferrari, Symonds non vede di buon occhio l’organizzazione orizzontale scelta dal team di Maranello: “questa idea non funziona, credetemi.
In F.1 servono ingegneri e tecnici con opinioni forti, persone che sanno lavorare in team, ma che poi prendono decisioni individualmente, indicando la direzione da seguire. Ross Brawn era formidabile in questo, ai tempi della Ferrari. E anche Rory Byrne, che è ancora a Maranello. La Rossa può farcela, ma deve avere un leader forte. Far andare via Allison è stato un errore, è un superbo ingegnere e un team leader che trascina le persone. Penso che la Ferrari oggi sarebbe messa meglio se ci fosse ancora lui con loro”. Sulla prossima stagione, infine, Symonds sottolinea che potrebbe esserci un ritorno al vertice della Red Bull: “può succedere che cambi il team dominante. Red Bull è tornata a fare una grande macchina dopo la crisi del 2015 e, se il motore Renault farà un altro passo avanti, per me saranno loro i favoriti per il titolo“.
