Elia Viviani ripercorre la sua stagione col trionfo alle Olimpiadi e pensa già agli obiettivi della stagione 2017
Elia Viviani, ciclista del team Sky e campione olimpionico a Rio 2016, volterà pagina nella stagione 2017. Come detto nelle settimane precedenti, il corridore lascerà la pista per concentrarsi sulle gare in strada. In questo momento Viviani è in ritiro con la squadra britannica e si sta allenando per iniziare al meglio la stagione 2017. Il ciclista ha un ricordo particolare della stagione 2016, quello delle Olimpiadi, con la vittoria della medaglia d’oro nell’omnium: “ho visto tanti spezzoni, ma non di tutte le sei prove, – ha dichiarato il ciclista come riportato da La Gazzetta dello Sport -. La caduta, poi, non ne parliamo: a ogni premiazione quelle immagini mi scorrono davanti. Adesso sto aspettando il filmato di tutta la gara: me la voglio proprio godere tutta, dall’inizio alla fine”.
Per preparare un’Olimpiade, bisogna fare allenamenti precisi e sacrificare molte corse e Viviani nel 2016 lo ha fatto: “era la mia grande occasione, dopo che m’era scappata quella di Londra, dove però non ero così forte, – prosegue -. Su Rio ho investito tutto me stesso, ci stava che fossi meno brillante nelle volate su strada. Ma ne è valsa la pena, no? L’oro olimpico non ha prezzo. Se vinci l’Olimpiade, sei riconosciuto anche da chi non mangia pane e ciclismo. Sei il campione di tutti. Per strada ti ferma la gente comune, sei Viviani il campione olimpico, non Viviani il ciclista.”
Dopo la bellissima prestazione in pista, il ciclista del Team Sky si è catapultato nel mondiale di Doha, ma con risultati pessimi a causa di crampi e di una fastidiosa influenza. Viviani ricorda quella gara con enorme rimpianto: “i crampi m’hanno frenato a 1500 metri dall’arrivo dopo aver corso 271 chilometri e mezzo da leone. Probabilmente ho pagato l’influenza che mi ha impedito di correre pochi giorni prima l’Eneco, – continua -. Mai avuto crampi, mai un’influenza in tutto l’anno… Però, se è il prezzo che dovevo pagare per l’oro olimpico, non mi lamento. E comunque sia andata a finire, ci tenevo molto ad esserci. Poi penso anche che Sagan quel giorno fosse imbattibile“.
La stagione 2017 è alle porte. Sarà un nuovo Viviani quello che vedremo; molta strada e poca pista. Gli obiettivi saranno molti e la stagione sarà molto impegnativa. Froome, Landa saranno i capitani nei grandi giri e il corridore italiano avrà il compito di scortarli durante le faticose tappe. Il veronese svela i suoi obiettivi: per un po’ starò lontano dai velodromi. Parlo di gare, non di allenamenti: anzi, la pista per la preparazione resta una tappa di passaggio importante. La Sanremo è il grande traguardo di primavera, ma già nelle prime corse, tra San Juan, Dubai, Abu Dhabi e Tirreno-Adriatico devo lasciare il segno. L’ultima mia vittoria è di 9 mesi fa, ho fame”, conclude.