Diversi i tipi di tempo che esistono nel ciclismo: dai millesimi di secondo alle ore
Il tempo è tante cose. Il tempo invecchia. Il tempo scorre. Il tempo passa. E il tempo misura. Chi ama le due ruote, il ciclismo, l’aria fresca mentre ci si allena che accarezza il viso, e quella impagabile sensazione di vera libertà, non pensa spesso al tempo. Chi invece misura le sue performances, tiene ben d’occhio il tempo. È l’inizio della “misurazione” e della “presa di coscienza” dell’esistenza del tempo, nelle sue infinite sfaccettature.
Pensiamo a una gara, a una corsa come il Giro. Quanti tipi di “tempo” esistono? Esistono i millesimi di secondo, quelli che definiscono e stabiliscono il vincitore delle volate dei velocisti puri. Esistono i decimi di secondo che stabiliscono le posizioni dei vari ordini d’arrivo delle tappe. Esistono i secondi misurati e segnati che raccontano dei distacchi delle tappe di montagna. Esistono i minuti che, eroicamente, gli uomini in fuga infliggono come distacco a chi è rimasto in gruppo. E, infine, esistono le ore: quelle che, ad esempio, separavano il primo dall’ultimo al Tour, 5 ore 17 minuti e 14 secondi, per la precisione. Il tempo è tante cose. Il tempo è passione. Il tempo è vita, vissuta.