Nella sfida di ieri contro la Macedonia sono emerse chiaramente le due anime presenti nell’attuale Italia di Ventura: al CT azzurro il compito, non facile, di fonderle
Ventura e un’Italia a due anime – L’Italia scesa in campo ieri contro la Nazionale Macedone è un’Italia spezzata in due. Due parti distinte, ben distinte, forse troppo distinte. Del resto, c’era da aspettarselo. Il predecessore di Ventura sulla panca azzurra era Antonio Conte, allenatore vincente e convincente, che ha creato e plasmato con le sue mani a sua immagine e somiglianza quella squadra pluritrionfatrice. L’Antonio Conte C.T. azzurro traslò la sua Juve vestendola d’azzurro, spremendo così in maniera definitiva i suoi pupilli. Dopo l’esperienza Conte, prima in bianconero e poi in azzurro, i giocatori sembrano un po’ a corto di energie mentali, tanto che anche Buffon non pare più quello di qualche mese fa.
Ventura e un’Italia a due anime – Contemporaneamente, con Ventura in Nazionale, ecco arrivare “carne fresca” direttamente dal Toro. Eroi granata di ieri e di oggi, guidano l’attacco. Ecco quindi una Nazionale dalla doppia identità: una difesa dal blocco bianconero, esperta ma sicuramente avanti nell’età, un attacco decisamente dalla marcia in-granata e dalla giovane età. Sapranno fondersi, in un’unica alchimia, queste due anime “made in Torino” della Nazionale Italiana? Lo speriamo, vivamente.