NBA, ricomincia la Regular Season! Ecco i pronostici di Sportfair

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Questa notte ricomincia finalmente l’NBA e noi di Sportfair ci siamo divertiti ad analizzare squadra per squadra le probabili stagioni delle 30 franchigie di est e ovest

Finalmente il momento tanto atteso è arrivato: nella tarda notte italiana inizia la stagione 2016-2017 dell’NBA con i Cleveland Cavaliers campioni in carica, impegnati contro gli interessanti New York Knicks ma non solo, in tarda notte è subito big match fra Golden State Warriors e San Antonio Spurs. Noi di Sport Fair ci siamo divertiti a stilare con i nostri ‘pronostici NBA’ gli andamenti di ognuna delle 30 franchigie, provando ad analizzare la possibile stagione delle squadre di est e ovest. E chissà, magari qualcuna riusciremo anche a indovinarla!

Pronostici NBA: EASTERN CONFERENCE

ATLANTIC DIVISION

1) Boston Celtics – Neanche il tempo di iniziare che già si presenta la prima decisione difficile. Il primo posto nell’Atlantic Division abbiamo deciso di assegnarlo ai Boston Celtics. Il motivo? Una profondità di rosa invidiabile, una squadra giovane affidata alla voglia di rivalsa dei 175 cm di Isaiah Thomas, affiancato al nuovo acquisto Al Horford che occuperà lo spot di lungo. L’anno scorso hanno battuto Golden State a casa loro, quest’anno sono migliorati: serve altro?

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2) New York Knicks Anche il secondo posto potrebbe far discutere. Sperando che i tifosi dei Raptors non si arrabbino, i Knicks saranno la seconda forza della divisone atlantica. Panchina inferiore a quella dei Celtics ma 4 talenti così sul parquet, possono permetterseli in pochi: arrivati da Chicago Rose e Noah, Melo Anthony leader indiscusso come sempre, Kristap Porzingis l’astro nascente. Infortuni degli ex Bulls e chimica di squadra permettendo, i Playoff non dovrebbero essere un problema: possibile sopresa o flop della stagione.

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3) Toronto Raptors – Al terzo posto la franchigia canadese. I Raptors vengono da quella che probabilmente è una delle migliori stagioni di sempre, eliminati solo dai Cavs ai Playoff. Il talento è sempre nelle mani della premiata ditta Lowry-DeRozan, orfani del lungo Biyombo ma con un Valanciunas chiamato al salto di qualità. Obiettivo minimo: ripetersi.

4) Philadelphia 76ers Arriviamo alle note dolenti. Per Philadelphia altro anno di ‘tanking’: pochi risultati e una scelta del draft fra le migliori sulle quali costruire il futuro, come l’anno sorso, come l’anno prima… E pensare che quest’anno la squadra non è nemmeno delle peggiori: il reparto dei lunghi è interessante (Embiid, Okafor e Noel), c’è curiosità nel vedere l’adattamento di Saric dall’Europa all’NBA, e l’aver perso Ben Simmons (un predestinato!) per tutta la stagione è forse il più grande rimpianto. Sarà un’annata di alti e bassi, ma sicuramente migliore di quella precedente.

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5) Brooklyn Nets Ultimo posto ai Brookyln Nets, scontato. Aver parlato di tanking per Philadelphia sembra quasi fuoriluogo vista la squadra newyorkese. Talento? Poco. Jeremy Lin e Brooke Lopez gli unici due giocatori che possono fare la differenza, il che è tutto dire. L’arrivo di Bogdanovic non cambia più di tanto le carte in tavola, una sopresa potrebbe essere l’ex rookie Rondae Hollis-Jefferson che ha saltato tutta la prima stagione per infortunio.

CENTRAL DIVISION

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1) Cleveland Cavaliers I campioni in carica non potevano che essere la prima forza della Central Division. Confermati in blocco, Mattew Dellavedova a parte, cercano il back to back (i Warriors non saranno d’accordo…) guidati sempre da ‘Re’ LeBron. Irving in cerca della definitiva consacrazione, l’anello ha fatto tornare il sorriso a Love, rifirmato JR Smith: fra i nuovi Andersen e Dunleavy servono a dare profondita alla panchina.

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2) Indiana Pacers Adesso arriva il bello. Chi sarà la contender nella Central Division (e magari di tutto l’est)? Avere un giocatore come Paul George in squadra è un lusso che in pochi possono permettersi, per questo motivo il secondo posto lo affidiamo ai Pacers. Ad Indianapolis è cambiata anche la mentalità: la squadra difensivista che cercava di sopperire all’infortunio di Paul George è solo un ricordo, adesso si attacca, si segna, si vince. Occhio a Teague e Al Jefferson, del resto non c’è solo Paul George… o forse si?

3) Chicago Bulls Scelta difficile, Milwaukee è davvero interessante ma la perdita di Middleton per 6 mesi è una defezione importante. Per questo motivo la terza piazza è dei Bulls. Via il figlio prediletto di Chicago, Derrick Rose, accompagnato da Noah, i Bulls possono consolarsi con Wade e Rondo. Intendiamoci, i Wade e Rondo di fine carriera. Dalla loro condizione dipenderà la stagione dei “Tori”, così come dalla dimensione di Jimmy Butler che se dovesse fare il salto di qualità potrebbe regalare i Playoff ai Bulls. Mirotic è l’unico tiratore da 3 e non è proprio un cecchino (Rondo in alternativa), in attacco forse c’è poca varietà.

4) Milwaukee Bucks Come detto in precedenza, squadra giovane e interessante, il progetto promette davvero bene ma quell’infortunio di Khris Middleton priva di due mani davvero educate e 18.2 punti di media i Bucks: aspetto non trascurabile nella scelta di affidargli la quarta posizione. Antetokounmpo da play ci piace, un gigante con 2 braccia infinite nel ruolo da ‘piccolo’ potrebbe essere l’asso nella manica. Occhio al talento di Jabari Parker. Dai Cavs arriva Dellavedova con un anello al dito: aumenta la ‘garra’ sul parquet alla ricerca dei Playoff.

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5) Detroit Pistons Un ultimo slot determinato più dal talento degli altri che da demeriti propri. A Detroit Eminem in persona potrà godersi l’asse Reggie JacksonAndre Drummond andare a canestro ogni sera, se poi il lungo migliora post basso e percentuale ai liberi, diventando un top nel ruolo, Detroit potrebbe bissare i Playoff della scorsa stagione. In mancanza di colossi sul parquet, da San Antonio sono arrivati gli oltre 220 cm di Marjanovic.

SOUTHEAST DIVISION

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1) Atlanta Hawks Il primo posto è sicuramente dei falchi di Atlanta che si presentano con un cambio al centro: via Al Horford dopo 9 anni, dentro Dwight Howard di ritorno nella sua città natal, pronto al riscatto dopo l’ultimo periodo buio a Houston. ‘Superman‘ deciderà gran parte delle ambizioni di Atlanta: dovesse ritornare quello dei Magic ne vedremo delle belle. Senza contare il talento cristallino di Bazemore, le abilità di Korver e Schroder: gli Hawks hanno già i Playoff in tasca, il problema, come sempre, viene dopo

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2) Charlotte Hornets La squadra di Michael Jordan si piazza stabilmente al secondo posto. Batum fresco di rinnovo milionario sarà probabilmente l’uomo franchigia, ma Kemba Walker non è disposto a cedere il ruolo di stella a nessuno. Michael Kidd-Gilchrist è un talento in cerca della definitva consacrazione, e poi… c’è Belinelli! A Charlotte si riparte dalle 48 vittorie dell’anno scorso con l’obiettivo di fare ancora meglio.

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3) Orlando Magic – Il terzo spot è dei magic. Hanno un reparto di lunghi interessante fra Ibaka prelevato dai Thunder, Byombo arrivato dai Raptors e Vucevic. Senza contare che nello spot di ala piccola Aaron Gordon è un altro dai mezzi fisici impressionanti. Il talento non sarà eccelso ma con una buona fase difensiva giocare ad Orlando potrebbe diventare complicato per chiunque. I Playoff comunque sembrano leggermente fuori portata.

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4) Washington Wizards Il quarto posto va ai ‘Maghi di Washington’. Il neo coach Scott Brooks non vedeva l’ora di abbandonare i Thunder e il dualismo Durant-Westbrook, ma si è ritrovato a dover regolare il confronto fra Wall e Beal. Forse troppo solisti, è l’amalgama che non convince. Mahinmi per Nenè nello spot di lungo. Stagione fra alti e bassi.

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5) Miami Heat Non è un errore e non siamo impazziti. Sulla posizione di Miami nella nostra speciale classifica pesa il mercato e l’incredibile calo di qualità della rosa. Gli Heat sono passati da LeBron-Wade-Bosh a Wade-Bosh a Dragic-Whiteside. Il talento della nuova coppia californiana non è da mettere in dubbio, ma i big three erano tutta un’altra storia. Wade è volato via a Chicago per finire la sua carriera nella sua città natale, Bosh è ai box per un problema fisico che quasi sicuramente gli costerà la carriera. Stagione di transizione per gli Heat.

Pronostici NBA: WESTERN CONFERENCE

SOUTHWEST DIVISION

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1) San Antonio Spurs I San Antonio Spurs probabilmente con meno talento di sempre (non abbiamo detto che non ne abbiano), dovrebbero dominare a sud-est senza problemi. L’addio silenzioso di Duncan ha fatto un gran rumore. L’eredità è adesso nelle mani di Kawhi Leonard, anche lui di poche parole. Interessante il dualismo Parker-Mills con l’australiano che a Rio ha fatto faville. Ad affiancare Aldridge chiamato al salto di qualità, è arrivato Pau Gasol dai Bulls. Ginobili probabilmente all’ultima stagione. C’è la base per il futuro, e il presente è da fasi finali dei Playoff, come sempre.

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2) Dallas Mavericks I Mavs quest’anno sono migliorati davvero. Nowitzki all’ultima stagione potrà contare su alcuni scarti di lusso dei Golden State, tagliati per far spazio a Kevin Durant: sono arrivati in Texas Harrison Barnes e Andrew Bogut oltre a CurrySeth Curry, non esageriamo. Anche senza il play della Baia i Mavs punteranno ai Playoff e regaleranno un’ultima buona stagione al tedesco più forte di sempre.

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3) Houston Rockets A Houston è finalmente cessato il dualismo Howard-Harden con il primo volato ad Atlanta. Nelle mani del ‘Barba‘ passeranno un numero inconcepibile di punti a partita, ne siamo sicuri. L’attacco dei texani potrebbe però diventare fin troppo prevedibile. Nenè come centro al posto del già citato ‘Superman‘, da tenere d’occhio i giovani Capela e Onuaku che tira i liberi ‘a modo suo’, e li segna pure! Playoff in dubbio, Harden chiamato all’impresa.

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4) New Orleans Pelicans Il quarto spot è dei Pelicans, troppo condizionati dalla stella Anthony Davis. Il ‘Sopracciglio‘ più famoso dell’NBA è un giocatore devastante, abile in ogni fondamentale anche se ogni tanto un po’ pigro in difesa. Dalla sua condizione fisica dipenderanno le ambizioni dei Pelicans: mai più di 70 partite l’anno giocate, dato che allontana i Playoff ogni stagione.

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5) Memphis Grizzlies Gli orsi ringhiano ancora, rognosi come sempre, anche se un po’ invecchiati: Randolph (35 anni) Gasol (31) vanno verso la fase calante delle loro carriera, mentre il reparto dei piccoli non ha una vera alternativa a Conley. L’arrivo di Parsons farà felici le fans, pronte ad innamorarsi della nuova ala piccola che porterà un po di qualità da 3.

NORTHWEST DIVISION

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1) Minnesota Timberwolves – Il primo slot è tutto per loro anche dopo l’addio di Kevin Garnett. Karl Anthony Towns è pronto a raccoglierne il testimone e diventare il miglior centro della lega in una squadra che può vantare il talento di Wiggins e LaVine, unito alla regia di Ricki Rubio. Senza contare i miglioramenti difensivi che arriveranno con coach Thibodeau in panchina: una squadra davvero da tenere d’occhio, i Playoff non sono un’utopia.

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2) Oklahoma City Thunder – La seconda piazza era affare a due con i Blazers, ma abbiamo preferito il talento, quello di Russel Westbrook. Non ce ne vogliano Lillard e compagni, ma Westbrook da primo violino dei Thunder, dopo l’addio di Durant, potrebbe consacrarsi definitivamente. La squadra presenta in Kanter e Adams le scelte ideali per giocare in pick n roll e aprire spazi alle imbucate devastanti del numero 0. Senza contare l’arrivo di Oladipo che dovrà dimostrare di essere realmente un giocatore di prima fascia o semplicemente uno deti tanti ‘buoni’. Playoff da riconfermare, anche senza Durant.

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3) Portland Blazers Giovani e divertenti, i Blazers potrebbero togliersi diverse soddisfazioni quest’anno, Se poi Lillard non dovesse finire fra gli All Stars per l’ennesimo anno di fila, si prevede una pioggia di punti in tutta risposta nella seconda parte di stagione, con CJ McCollum a fare il resto. Traballa un pochino la difesa, ma i Playoff dovrebbero essere al sicuro.

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4) Utah Jazz I Jazz stentano ancora a fare il salto di qualità. Nello Utah ci si affida all’esperienza di George Hill, Joe Johnson e Boris Diaw. Rudy Gobert è chiamato al salto di qualità insieme a Burks e Hood. Sinceramente ci sembrano ancora una squadra incompiuta, sarà una stagione utile per far crescere i talenti in squadra e capirne magari il vero potenziale.

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5) Denver Nuggets Sperando che il ‘Gallo‘ non si arrabbi, l’ultimo posto a nord-est lo occupano i suoi Denver Nuggets. Manca una stella capace di far fare il salto di qualità alla squadra, in compenso ci sono tanti buoni giocatori come Emmanuel Mundiay PG congolese che a dispetto del ruolo dimostra un gran fisico, così come Jokic e Faried abili sotto canestro. Gallinari è chiamato a far fare il salto di qualità alla squadra in una stagione che presenterà i soliti alti e bassi.

PACIFIC DIVISION

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1) Golden State Warriors Impossibile non piazzare la squadra della Baia al primo posto. Nonostante non siano i campioni in carica, sono la squadra da battere. Già ribattezzati ‘gli alieni’, la squadra delle 73 vittorie dell’anno scorso quest’anno ha un certo Kevin Durant in più. Impossibili da marcare, impossibili da raddoppiare: Curry, Durant, Thompson e Green si apprestano a dare il via all’era dei big 4 ad Oakland. Se proprio vogliamo trovare il pelo nell’uovo, il solo Varejao/Pachulia a difendere potrebbe trovarsi in difficoltà, Durant non avrà mai la stessa abnegazione difensiva di Barnes, anche perchè in caso contrario non avrebbe senso giocare…

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2) Los Angeles Clippers Arriverà mai la stagione in cui i Clippers domineranno la lega? Forse… no. I cugini cresciuti all’ombra dei Lakers presentano un quintetto di tutto rispetto con nomi del calibro di Chris Paul da play, Blake Griffin da ala piccola e, liberi a parte, DeAndre Jordan da centro, 3 giocatori di livello assoluto. Ad essi si aggiungono JJ Reddick e il veterano Paul Pierce in missione alla ricerca dell’anello che ‘misteriosamente’ non ha mai più vinto in carriera dal 2008. Forse la seconda forza di tutto il west.

3) Los Angeles Lakers I fasti dei grandi Lakers sono ormai lontani: con l’addio di Kobe si è aperta una nuova pagina della storia giallo-viola. La squadra è giovane e interessante, il terzo posto lo motiviamo grazie a queste due caratteristiche, i demeriti degli altri fanno il resto. Sarà una stagione di crescita per i nuovi Lakers che punteranno tutto su D’Angelo Russel, il giovane playmaker chiamato al ruolo di uomo franchigia. Al suo fianco una banda di ragazzini terribili fra i quali spiccano Julius Randle e Brandon Ingram, tenuti a bada dalle new entry Deng e Mozgov che regaleranno esperienza ad un gruppo dal gran potenziale.

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4) Phoenix Suns – Stagione di transizione per i Suns che dovranno valutare il potenziale di diversi giocatori. Devin Booker e Alex Len osservati speciali, potrebbero regalare una stagione con aspettative superiori a quelle di transizione-tanking. Dragan Bender, Tyler Ulis e Marquese Chriss chiamati a fare il salto di qualità, imparando qualche segreto dai più anziani Jared Dudley, Tyson Chandler e Leandrinho Barbosa.

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5) Sacramento Kings – L’ultima piazza vi sembra eccessiva per i Kings? Avete ragione, in parte. In quanto a talento, gente come Rudy Gay e DeMarcus Cousins possono giocarsela con quasi tutti. Il problema dei Kings è caratteriale. Iniziamo proprio dalle due ‘stelle’: Gay si sente un priogioniero in maglia Kings, trattenuto a forza dalla società; Cousins ha un ego talmente smisurato che l’anno scorso lo collocava al di sopra dell’allenatore, neanche fosse LeBron con Blatt. Aggiungiamo: Collison fuori 8 gare per violenze domestiche; Ty Lawson con il vizietto di far tardi ai party e saltare l’allenamento o peggio, presentarsi ubriaco; e per ultimo il bad-boy Matt Barnes che ha già messo nel mirino i 17 falli tecnici di Cousins della scorsa stagione. L’unico da salvare è il giovane Cayly-Stein. Stagione indecifrabile, ammesso che ci arrivino alla fine, causa implosione.

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