Definizioni che non nascono mica per caso: dallo StileJuve all’ rgoglioMilan fino ad arrivare alla PazzaInter. Ed un motivo ci sarà…
Si parla di StileJuve, di OrgoglioMilan e di PazzaInter. Non è un caso. E probabilmente è da ricercarsi in queste definizioni la “magagna” dell’Inter, che è venuta a galla in questi giorni ma che cova sotto le ceneri da troppo tempo. Pazza Inter. Già. Pazza Società. Già. Zhang Jindong è il proprietario “terriero” del tutto nerazzurro, ma “chi l’ha visto?” Suo figlio Steven ha 25 anni, è cinese, e di calcio “difficile” come quello nerazzurro sa poco e niente. Subito dietro questi due “fantasmi” ecco il bel Thohir, presidente chissàperchè e chissàpercome, un presidente che allo stadio era famoso per i suoi infiniti sbadigli, si diceva causati dal jetlag…A seguire, nella piramide umana nerazzurra, ecco arrivare Massimo Moratti, uno che dice “è importante avere all’Inter un uomo forte, italiano e interista” e che elegge a forza un argentino in veste di vice-presidente.
Zanetti, eccolo qui il vice-presidente, un calciatore che nel 2013 si mette a studiare da manager, i risultati sono sotto gli occhi di tutti, e sono pessimi. Più sotto, arrivano Ausilio e Gardini, i quali parlano perché altre voci societarie non si sentono. Si dice StileJuve e OrgoglioMilan. Forse sarebbe giunto il momento di non dover più dire Pazza Inter, perché prima di tutto, in una società seria, vengono regole precise e stile di vita. Cose che alla Milano nerazzurra mancano da tantissimo tempo.