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Le gioie terribili di Enzo Ferrari

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Enzo Ferrari torna in edicola col suo primo libro, utile per capire il valore di un uomo e la differenza tra la Ferrari di una volta e quella di oggi

Torna in edicola il primo libro scritto da Enzo Ferrari. E serve, da solo, a capire come mai la Ferrari è stata la Ferrari, quando c’era Enzo, e la Ferrari sia quel che è oggi, quando Enzo non è più al timone della scuderia. C’è un passaggio, in questo libro, che vale, da solo, a far capire il valore di un uomo, Enzo Ferrari, al di là delle sue auto, della sua fabbrica, della sua scuderia.

Eccolo: “Il generale americano Curtis LeMay, comandante dell’aviazione Nato, mi propose di riprodurre le Ferrari in giocattoli. Stavo quasi per accettare. Ma poi lessi che lo stesso generale era del parere che la guerra nel Vietnam fosse risolvibile con un paio di atomiche. Ne ricavai un curioso accostamento tra l’uomo che parlava con disinvoltura di bombe e quello che mi proponeva l’affare dei giocattoli destinati a fare la felicità dei bambini. E l’affare non si fece”. Ecco, questo era lo spessore di Enzo Ferrari. Lo spessore di chi siede ora al suo posto lo abbiamo già capito, nel corso delle tante parole pronunciate a vuoto in questi mesi.
Se volete capire ancora meglio cosa manca alla Ferrari di oggi per vincere, comprate questo libro. Si intitola “Le mie gioie terribili”. E già il titolo è un capolavoro.

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