Il Milan, Silvio Berlusconi e il tifoso ottuso

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Mentre il tifoso ottuso contesta Berlusconi per la mancanza di vittorie, Silvio punta sui giovani talenti italiani e lancia il Milan del futuro

I tifosi rossoneri, probabilmente a causa della loro “appartenenza” a una fede politica di natura sinistrorsa, non si sono mai mostrati grati al presidente Berlusconi per avere portato il Milan dalla serie B alla storia del calcio con la S maiuscola, grazie alle numerose e meritate vittorie di campionati italiani e Coppe dei Campioni.

LaPresse/Spada
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Il tifoso rossonero, appena può, contesta Silvio, Galliani e la dirigenza tutta, esigendo dalla squadra, secondo non si sa bene quale regola non scritta, vittorie e successi in tutto il mondo, a prescindere da tutto e tutti. Bene, anche in questa occasione, Berlusconi sembra averci visto lontanissimo. Così, mentre il tifoso ottuso continuava a reclamare “top-player costosissimi” che le crisi economiche mondiali ormai non permettono più a nessuna latitudine, tranne quella araba, il Silvio che ama i colori rossoneri ha pensato bene di optare per un Milan italiano, giovane, arrembante. Un bravo manager deve fare questo. Quanto abbiamo in cassa? Quasi zero? Perfetto.

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Non possiamo permetterci nessun top player, a parte quelli “finti”, che hanno tanto nome e poco fiato. Quindi occorre fare di necessità virtù. Prendiamo ragazzi del vivaio, giovani calciatori cresciuti con il mito del Milan vincente di Baresi e Maldini, e facciamoli giocare. La loro forza, il loro entusiasmo, la loro voglia di vincere e di dimostrare a San Siro il loro valore farà la differenza rispetto a tanti “campioni bolliti”. E così è stato. La partita di questa sera con il Genoa è importante. Ma non più di tanto. La strada è tracciata. E i vari Donnarumma, Locatelli, Romagnoli, Bonaventura sono i nuovi idoli del tifoso ottuso.

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