Il Gatto e la Volpe stanno per dirsi addio? Arrivabene e Marchionne verso la rottura?
Il Gatto e la Volpe sembrano essere arrivati ai ferri corti. Anzi, ai Ferrari corti. Pessima battuta, mai pessima quanto l’annata del cavallino, a dire il vero. Dopo licenziamenti vari e risistemazioni della struttura piramidale che a nulla hanno portato se non a un peggioramento della situazione della rossa scuderia tanto amata dagli italiani, ecco che siamo alla resa dei conti, al duello finale fra i due professionisti che avevano promesso il Mondiale e che al momento non hanno, quest’anno, nemmeno una vittoria da esibire nel loro spoglio e grigio curriculum di manager d’alto rango. Il tempo delle frottole è terminato.
Ne rimarrà solo uno. E quell’uno, il Gatto, licenzierà ben presto la sua compare Volpe. Con tanti saluti alla fiducia e all’amicizia. Resta un nulla, in casa Ferrari, da vivere e da correre, da separati in casa. Un nulla che potrebbe essere l’auspicata vittoria, che tanto farebbe felice il Gatto. Una vittoria di Pirro. Una vittoria che avrebbe lo stesso sapore, amarissimo, del gol della bandiera, realizzato solo quando gli avversari smettono di lottare e aprono varchi immensi per regalarti il “contentino” che non si nega a chi ormai ha perso, oltre al campionato, anche la dignità.
Grazie al Gatto, e anche alla Volpe, è stato un anno a dir poco imbarazzante, per chi tifa, da sempre, il cavallino che una volta era rampante. Vettel, questo, sembra averlo capito. E non pare più così certo del suo futuro in Ferrari.
Lo capiamo.