Gabigol a Milano, il nostro ‘consiglio’ al brasiliano: attento a non commettere gli stessi errori di Adriano
Avviso a Gabigol – Gabriel Barbosa, ventenne, alto un metro e settentesei circa, mancino, piccolino nel calcio d’oggi dominato dai giganti alla Ibra, è attaccante completo, dal tiro preciso e mirato, mai casuale o potente nel mucchio. Otto stagioni nelle giovanili, 600 gol, non a caso. Nasce così Gabigol. Preciso. Capace di giocare davanti a tutti, ma anche come ala, numero 10 o trequartista. Là dove è nato, a Sao Bernardo do Campo, lo rimpiangono. Là dove ha giocato, con quella maglia a strisce bianche e nere, nel Santos, tutti lo rimpiangono.
Avviso a Gabigol –Al Santos era arrivato a 8 anni. Dal Santos era il momento di andarsene. Così decise il padre procuratore. Così, Milano, così, l’Inter. Dice Gabi: “quando non gioco cerco di stare tranquillo, di passare il mio tempo in famiglia, di non perdere le mie abitudini” Attento, ragazzo Gabi: questa è Milano. È una città pericolosa, tentacolare, infuocata. Ogni tanto, nel tuo tempo libero, pensa a un calciatore brasiliano, di nome Adriano, che da Milano è passato. Giocava nell’Inter.