La storia si ripete in casa Ferrari: il Cavallino caccia Allison e la Red Bull ringrazia
Ci risiamo. Un’altra mossa di quelle azzeccate da parte del “Gatto e la Volpe”. La Ferrari non riesce a stare ferma un solo secondo. Ne azzeccasse una, almeno! L’ex direttore tecnico James Allison, cacciato ufficialmente dal Cavallino “ a causa dei suoi problemi familiari”, sta per essere reclutato da Adrian Newey fra le fila delle lattine volanti. Marchionne e Arrivabene cacciano Allison, la RedBull ringrazia e lo assume.
La storia si ripete, pensando alla Mercedes e all’ingegner Aldo Costa. La Ferrari promette vittorie a destra e a manca. Le vittorie non arrivano, quindi si licenziano i fuoriclasse, puntando tutto sulle risorse interne. Purtroppo la storia ha insegnato che i giovani talenti, se non supportati, si bruciano senza fiorire. Anche nel calcio, è importante avere dei Totti o dei Baresi o dei Buffon in squadra, se vuoi permettere ai giovani di crescere e diventare fuoriclasse. Senza questi “parafulmini”, si rischia di incenerire ogni giovane speranza. E il clima, in questi giorni, a Maranello, sembra proprio quello di un inceneritore. A differenza delle organizzate e pragmatiche lattine RedBull, che hanno due piloti fortissimi, un genio come Newey a progettare, un riflessivo Horner al muretto, un capo forte e coi piedi per terra come Mateschitz, e uno scopritore di talenti come Marko. Tutta un’altra storia.